Coronavirus, partita dallo Spallanzani la campagna di vaccinazione

Le prime dosi somministrate a 5 operatori sanitari. L’infermiera Claudia Alivernini: «Atto d’amore e di responsabilità». La distribuzione in tutta Italia, in 300 siti

Da oggi, 28 dicembre, a mercoledì 30, l’Italia torna in zona arancione. Ma più che alle restrizioni, ai divieti e agli spostamenti consentiti, l’attenzione generale è rivolta alla campagna di vaccinazione partita in Italia e in Europa ieri, domenica 27. Le prime dosi di Comirnaty – così si chiama il vaccino prodotto da Pfizer-Biontech – sono state somministrate a cinque operatori sanitari dell’Istituto nazionale malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, nei cui laboratori di virologia nel febbraio scorso è stato isolato il nuovo coronavirus.

L’infermiera 29enne Claudia Alivernini, la biologa e dirigente del laboratorio di virologia Maria Rosaria Capobianchi, l’operatore sociosanitario Omar Altobelli, gli infettivologi Alessandra Vergori e Alessandra D’Abramo sono stati i primi a ricevere il farmaco proveniente dalla sede Pfizer in Belgio e giunto in Italia il giorno di Natale. Tutti sono stati in prima linea nella lotta al virus dall’inizio dell’emergenza sanitaria e oggi, stando all’ultimo bollettino medico diramato dallo Spallanzani nella tarda mattinata di ieri, si prendono cura di 181 pazienti positivi al tampone ricoverati, 30 dei quali in terapia intensiva.

Complessivamente ieri sono stati somministrati 130 vaccini al personale sanitario dell’Istituto e delle unità mobili Uscar (Unità speciali di continuità assistenziale regionale) fra cui la famiglia Magnanelli, composta da marito, moglie e figlia, tutti medici, che ha aderito alle unità mobili sin dalla loro costituzione. Oggi, invece, toccherà ai primi operatori sanitari delle Asl Roma 1, Roma 2 e Roma 3 e dei policlinici Umberto I, Tor Vergata, Gemelli, dell’ospedale Sant’Andrea, del Campus Bio-medico e dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Intanto nel Lazio dal bollettino del 27 dicembre emerge che diminuiscono i contagi e i decessi ma aumentano i ricoveri e le terapie intensive. Su 10mila tamponi (-779), si registrano 977 casi positivi (-146), 16 decessi (-8) e 301 ricoverati in terapia intensiva (+4). I pazienti non in terapia intensiva sono 2.802 (+60). Il rapporto tra positivi e tamponi è pari al 9% e i casi a Roma città tornano sotto quota 500.

Tornando ai vaccini, in attesa che l’Agenzia europea del farmaco (Ema) si pronunci sul farmaco prodotto da Moderna – si dovrebbe decidere il 6 gennaio -, le prime 9.750 dosi Pfizer destinate al nostro Paese saranno somministrate agli operatori sanitari, sociosanitari, al personale e agli ospiti delle Rsa. «Questa data ci rimarrà per sempre impressa – ha scritto il presidente Giuseppe Conte su Twitter -. Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus». Anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha affidato a Twitter il suo entusiasmo per l’inizio di «una nuova fase e di un altro passo in avanti. Grazie alla scienza – ha scritto – sconfiggeremo il Covid».

campagna di vaccinazione covid-19 spallanzani, vax dayMentre era in corso l’“Operazione Eos”, che ha visto l’impiego di 60 mezzi a terra con oltre 250 militari e 5 aerei dell’aeronautica, dell’esercito e della marina per la distribuzione del farmaco in tutta Italia, il ministro della Salute Roberto Speranza ha rimarcato che quello di ieri è stato il giorno che il Paese aspettava «da tempo. La strada è ancora lunga ma finalmente abbiamo il vaccino». Le prossime dosi di Comirnaty, come previsto dal “Piano Vaccini”, saranno consegnate direttamente dalla casa farmaceutica ai 300 siti di somministrazione individuati in accordo con le Regioni mentre le forze armate, in base alle indicazioni fornite dal commissario straordinario, torneranno in campo nella seconda fase, non appena disponibili i vaccini di altre case farmaceutiche, per il trasporto logistico su tutto il territorio nazionale.

L’infermiera Claudia Alivernini, simbolo dell’avvio della campagna di vaccinazione all’Istituto Spallanzani, dopo aver lanciato un appello a vaccinarsi perché «è un atto di amore e di responsabilità», a sua volta ha eseguito la vaccinazione alla dirigente delle professioni infermieristiche Alessia De Angelis. «Un gesto altamente simbolico e un grande spirito di abnegazione per il proprio lavoro», lo ha definito l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, evidenziando che la giovane infermiera romana «non ha avuto alcuna reazione avversa e ha subito voluto riprendere l’attività. Gli operatori sanitari che si vaccineranno nel Lazio nei prossimi tre giorni saranno a loro volta vaccinatori per i loro colleghi e Claudia è il simbolo di questa campagna che sta riscuotendo una grande adesione tra tutto il personale sanitario di Roma e della nostra regione sempre in prima fila nel contrasto al Covi-19».

28 dicembre 2020