Coronavirus: nuove regole per la scuola

Entrano in vigore le misure decise dal Consiglio dei ministri: in 600mila si apprestano a tornare in classe. I dirigenti: «Alcune contraddizioni»

Entrano in vigore da oggi, 7 febbraio, le nuove misure per la gestione dei casi di positività nelle scuole decise dal Consiglio dei ministri di mercoledì 2 febbraio. Norme che si stima riporteranno in classe oltre 600mila tra bambini e ragazzi finora “confinati” alla didattica a distanza.

In concreto, nella scuola dell’infanzia viene stabilito che fino a quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, l’attività educativa e didattica prosegue in presenza per tutti. Alle elementari nelle stesse condizioni le attività proseguono per tutti in presenza ma con l’utilizzo di mascherine ffp2, sia per i docenti che per gli alunni di età superiore ai sei anni, fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. Nelle scuole medie e superiori con un caso di positività nella stessa classe l’attività didattica prosegue per tutti con l’utilizzo di mascherine ffp2. Con due o più casi di positività nella stessa classe i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo di mascherine ffp2. Per gli altri studenti è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.

Non mancano, da parte dei dirigenti scolastici, alcune perplessità, soprattutto per il fatto che «ci sono contraddizioni tra alcune disposizioni del decreto legge, altre del ministero della Salute e dell’Istruzione, altre ancora delle Regioni», rilevano all’agenzia Ansa.

7 febbraio 2022