Coronavirus, nel Lazio 311 medici di base hanno detto sì ai tamponi rapidi in studio

L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato parla di «un ottimo risultato» che fa del Lazio un «apripista per tutte le Regioni». Al 19 ottobre, 939 i casi positivi. Lieve calo nella Capitale. Alti i trend di Frosinone, Latina e Viterbo

Sono 311 i medici di base che hanno aderito alla possibilità di eseguire nei loro studi i test antigenici rapidi per rintracciare i positivi al coronavirus, aderendo al bando proposto dalla Regione Lazio. Lo ha comunicato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, facendo il punto sulla proposta lanciata nei giorni scorsi con l’obiettivo di rafforzare la rete di sorveglianza territoriale. «Straordinaria», nelle parole dell’assessore, la disponibilità registrata: «Questa rete – ha continuato – costituirà un vero e proprio primo fronte per la sorveglianza Covid e ho chiesto in sede di riunione tra Regioni e governo di adottare tutti gli strumenti normativi e contrattuali per assolvere a questa funzione che diventerà indispensabile in questa fase, ricevendo rassicurazioni. Il Lazio – ha concluso – ha fatto da apripista. Questo è un modello utile all’insieme delle Regioni».

I numeri intanto fanno registrare un lieve calo dei casi a Roma – 462 – mentre restano alti i trend di Frosinone, Latina e Viterbo, su cui incide un cluster nella casa di riposo San Francesco, del Comune di Farnese. Sono i dati del bollettino aggiornato a ieri, 19 ottobre, basati sugli oltre 17mila tamponi effettuati: 939 in tutto i casi positivi nel Lazio, 9 i decessi e 119 i guariti. Per quanto riguarda i pazienti in terapia intensiva, sono 111 i posti occupati a Roma e nel Lazio. Era dal 30 aprile scorso – quando i ricoverati furono 115 – che la situazione nei plessi ospedalieri non era così delicata. Da allora i numeri delle terapie intensive erano stati costantemente in calo, per tornare poi a risalire tra la fine di settembre e il mese di ottobre.

Soddisfazione, nelle parole di D’Amato, per la disponibilità manifestata dal presidente di Federfarma Roma Andrea Cicconetti riguardo all’esecuzione dei test sierologici rapidi nella rete delle farmacie. «Siamo assolutamente felici – ha detto – che le farmacie si mettano a disposizione della sorveglianza Covid». Positivi, al momento, i primi risultati dell’iniziativa già promossa dall’Emilia Romagna, informano dalla Federazione nazionale, per consentire agli studenti e ai loro familiari di effettuare gratuitamente i test sierologici nelle farmacie.

Relativamente alla distribuzione territoriale, sono 168 i casi registrati nella Asl Roma 1 nelle ultime 24 ore; 228 quelli nella Asl Roma 2, dove si sono verificati anche 3 decessi. Nella Asl Roma 3 sono 66 i casi nelle ultime 24 ore, a cui si aggiunge un decesso; 55 i casi nella Asl Roma 4; 41 nella Asl Roma 5; 49 nella Asl Roma 6. Nelle province, 332 casi – e 3 decessi -: 81 a Latina: 104 a Frosinone; 114 a Viterbo; 33 a Rieti. A oggi in tutta la Regione sono 15.191 gli attuali positivi, di cui 1.130 ricoverati – a cui si aggiungono i 11 pazienti in terapia intensiva -. I pazienti in isolamento domiciliare sono 13.950, i guariti 9.703; 1.033 i decessi. Dall’inizio della pandemia, il totale dei casi esaminati è pari a 25.927.

20 ottobre 2020