Coronavirus: l’incidenza sale da 176 a 241

Indice Rt a 1,3. I del monitoraggio settimanale della Cabina di regia: sale anche il tasso di occupazione in terapie intensive e reparti. In forte aumento i nuovi casi non associati a catene di trasmissione. Nuove zone gialle e arancioni tra Natale e Capodanno. A rischio anche il Lazio

In netto aumento in tutto il Paese l’incidenza settimanale del Covid-19, che passa dai 176 casi per 100mila abitanti registrati tra il 3 e il 9 dicembre ai 241 nella settimana successiva, dal 10 al 16. Sono i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia, comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), che evidenzia anche una leggera diminuzione, dal 24 novembre al 7 dicembre, dell’Rt medio calcolato sui casi asintomatici: 1,13 (range 1,09-1,19), a fronte dell’1,18 della settimana precedente, ma comunque al di sopra della soglia epidemica.

Stando alla rilevazione del ministero della Salute del 16 dicembre, il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% contro l’8,5% della scorsa settimana (rilevazione giornaliera ministero della Salute del 9 dicembre). Sale anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale: dal 10,6% registrato il 9 dicembre al 12,1% della rilevazione di ieri, giovedì 16. In forte aumento infine il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: 42.675, contro i 37.278 della settimana precedente. In diminuzione, di contro, dal 34 al 31%, la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti. Cresce anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% contro il 40%), mentre è stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26%).

Un quadro, quello disegnato dai dati del monitoraggio, che divide l’Italia, con un Sud in cui diverse regioni restano tranquillamente in zona bianca mentre al Nord la situazione appare in peggioramento e si temono nuovi ingressi in zona gialla o arancione – dopo l’ordinanza che manda in giallo Veneto, Liguria, Marche e provincia di Trento – nella settimana tra Natale e Capodanno, guardando alla curva epidemiologica ma soprattutto alla situazione degli ospedali. Si va in fascia gialla infatti con 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti e un’occupazione dei posti letto in terapia intensiva pari al 10% e in area medica pari al 15%. Si va in zona arancione quando si ha tra i 150 e i 250 casi ogni 100mila abitanti, l’occupazione in terapia intensiva oltre il 20% e in area medica oltre il 30%.

Tra le regioni a rischio di passaggio in zona gialla, oltre alla Lombardia, c’è anche il Lazio, con 179,8 casi, l’area medica occupata al 12,1% e le terapie intensiva vicine al limite, con il dato al 9,6%. A rischio giallo pure la Romagna, con 241 casi, il 10% nelle terapie intensive e il 10,7% in area medica. Rischio arancione solo per il Friuli Venezia Giulia, che conta 378 nuovi casi settimanali e reparti ospedalieri che registrano il 23,3% di occupazioni in area medica e il 14,3% nelle terapie intensive.

17 dicembre 2021