Coronavirus: la commissione di Omceo Roma per informare sui vaccini

L’obiettivo: creare un tavolo di confronto tra esperti e fare il punto su quanto la ricerca sta producendo. Oltre 4 milioni le persone vaccinate in Italia

Costituita su iniziativa dell’Omceo (Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri) una Commissione Covid-19, con l’obiettivo di informare in maniera trasparente, univoca ed autorevole i cittadini e i medici, creando un tavolo di confronto tra esperti nel quale fare il punto su quanto la ricerca sta producendo in materia di Covid-19. A spiegarlo è il presidente Antonio Magi. «Vogliamo offrire – afferma – un’informazione sicuramente autorevole, competente, trasparente e univoca ai cittadini per cercare di fugare i loro dubbi e le loro paure. Essendo però il nostro un ruolo istituzionale – prosegue – vogliamo anche comunicare con i nostri iscritti, medici e odontoiatri, così da fornire loro i giusti strumenti comunicativi che potranno utilizzare con i loro pazienti. Un’informazione dunque di tipo circolare verso i medici e da questi verso i cittadini». Insieme a questo, l’obiettivo ulteriore, riferisce ancora il presidente Omceo, è quello di «confrontarci sulla ricerca scientifica in materia di Covid-19 e sugli step che si stanno facendo anche con le altre tipologie di vaccini che avremo a disposizione. Essendo un gruppo di altissimo profilo cercheremo di chiarire dubbi, paure, perplessità», assicura.

Fanno parte della Commissione i consiglieri Omceo di Roma, tra cui il presidente Magi, e 8 membri “laici” esterni. Si tratta di Massimo Andreoni, direttore Uoc Policlinico Tor Vergata; Roberto Cauda, direttore Uoc Gemelli; Massimo Ciccozzi, direttore Unità epidemiologica Campus Bio-Medico; Roberto Ieraci, responsabile vaccinazioni; Claudio Mastroianni, Dipartimento sanità pubblica e malattie infettive Policlinico universitario Umberto I; Ivana Purificato, Istituto superiore di sanità; Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione ministero della Salute; Francesco Vaia, direttore sanitario Istituto Lazzaro Spallanzani.

Nel frattempo, il numero delle somministrazioni di vaccino eseguite in Italia ha raggiunto quota 13.377.145. Stando al report aggiornato al pomeriggio di ieri, 13 aprile, sono 4.018.236 le persone a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino necessarie per la immunizzazione. In totale, 7.846.381 le somministrazioni a donne e 5.530.764 quelle a uomini. Se si considerano le categorie, sono 3.157.304 le somministrazioni tra gli operatori sanitari e socio-sanitari, 524.423 tra il personale non sanitario, 596.201 tra gli ospiti di strutture residenziali, 4.680.009 tra gli over 80, 244.511 tra gli appartenenti alle forze armate, 1.118.034 tra il personale scolastico. A queste si aggiungono 3.056.663 somministrazioni catalogate come “altro”. La fascia d’età che vede più persone sottoposte a somministrazione è quella tra gli 80-89 anni (4.266.682 somministrazioni), seguita da quella dei 50-59 (1.850.495); complessivamente le somministrazioni agli over 60 sono 8.295.678.

Rispetto alle 15.575.830 dosi finora disponibili in tutta Italia (10.259.730 di Pfizer/BioNTech, 3.995.700 di AstraZeneca e 1.320.400 di Moderna), ne sono state inoculate l’85,9%. Il Veneto presenta il maggior rapporto tra somministrazioni e dosi fin qui consegnate, con il 94,8%. Seguono Valle d’Aosta (93,8%), Molise e Toscana (89%). La Regione che ha fatto registrate il numero maggiore di somministrazioni (2.090.803) in termini assoluti è la Lombardia, davanti a Lazio (1.337.696) e Veneto (1.200.272); al momento con Emilia-Romagna, Campania e Piemonte sono le uniche Regioni ad aver superato il milione di somministrazioni.

Per quanto riguarda le somministrazioni effettuate, in tutto il mese di gennaio sono state in totale 1.971.962 a fronte di 2.360.022 effettuate a febbraio e di 5.933.537 a marzo. Nei primi giorni di aprile, secondo i dati disponibili al momento, 3.071.846 le somministrazioni totali , che hanno riguardato 2.275.283 prime dosi e 796.563 seconde dosi.

14 aprile 2021