Coronavirus, Iss: in diminuzione l’incidenza settimanale

I dati della cabina di regia: stabile l’indice di trasmissibilità; in calo l’occupazione delle terapie intensive. 4 le Regioni o province autonome a rischio moderato

Diminuisce, in Italia, l’incidenza settimanale dei nuovi casi di Covid-19 a livello nazionale: 34 per ogni 100mila abitanti, nel periodo che va dal 1° al 7 settembre, a fronte dei 37 per 100mila abitanti registrati nella settimana precedente. Sono i dati emersi dalla cabina di regia di monitoraggio sul coronavirus in Italia, diffusi stamattina, 8 ottobre, dall’Istituto superiore di sanità (Iss). «L’incidenza – spiegano in una nota – si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti che può consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti».

Nel periodo che va dal 15 al 28 settembre, si legge ancora nel testo, «l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,81 – 0,86), al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente. Stabile rimane anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,80 (0,76-0,85) al 28/9/2021 vs Rt=0,80 (0,77-0,84) al 21/9/2021». In lieve diminuzione invece il tasso di occupazione in terapia intensiva, al 4,2%; diminuisce al 4,9% – è il dato aggiornato al 7 ottobre – anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale

Quattro, secondo la cabina di regia Iss, le Regioni/province autonome risultano classificate a rischio moderato, «secondo il Dm del 30 aprile 2020», mentre la settimana scorsa era solo una. «Le restanti 17 Regioni/province autonome risultano classificate a rischio basso». Ancora, è «in diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (5.903 vs 7.070 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 45%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (21% vs 21%)».

La conclusione dei membri della cabina di regia è che «una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti». Al momento, informano, «la variante Delta rappresenta la quasi totalità dei casi in Italia». Le indicazioni, dunque, sono quelle di «realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale».

8 ottobre 2021