Coronavirus, in Panamazzonia superato il milione di contagi

Oltre 25mila i morti. In America Latina e Caraibi verso i 7 milioni e mezzo di casi. Tra i popoli indigeni, l’ultimo rapporto parla di 47.623 contagi e 1.556 morti

Nella regione della Panamazzonia, superato il milione di contagi di coronavirus accertati: il report fornito 3 volte alla settimana dalla Rete ecclesiale panamazzonica (Repam) segna al 31 agosto 1.027.717 casi di positività, mentre le vittime sono 25.717. Un numero decisamente elevato, spiegano, «tenendo in conto che stiamo parlando di una popolazione di 33 milioni di persone», dislocate su un’area vastissima, con poca densità abitativa. «Se si trattasse di un Paese – evidenziano dalla Repam – sarebbe il quarto di tutto il mondo per contagiati». Per quanto riguarda i popoli indigeni che vivono nelle loro riserve, nello specifico, l’ultimo rapporto settimanale parla di 47.623 contagi e 1.556 morti.

In generale, si attenua la crescita di contagi nell’intera area dell’America Latina e Caraibi, dove pure i positivi accertati e i morti sono giunti, secondo una ricognizione dell’Agenzia Sir sui dati ufficiali, rispettivamente a 7.372.315 e 277.568. Questi i dati relativi ai principali Paesi: Brasile 3.910.901 e 121.515, Perù 652.037 e 28.944 (con il tasso di mortalità più alto del mondo in relazione alla popolazione), Colombia 615.168 e 19.663, Messico 599.560 e 64.414, Argentina 417.735 e 8.660 (il Paese si trova verso la fine dell’inverno ed è quello dove i casi sono in maggiore crescita negli ultimi giorni). In deciso aumento, anche se con numeri inferiori, i casi in Paraguay (anch’esso alle prese con la stagione invernale) e nelle isole dei Caraibi.

2 settembre 2020