Coronavirus, impennata dei contagi

333.940: è il numero delle persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 in Italia dall’inizio della pandemia. Un incremento di 3.678 unità nelle ultime 24 ore. Tra queste, si contano 36.061 decessi e 235.303 guariti e dimessi. Il numero degli attualmente positivi al virus è di 62.576, vale a dire 2.442 in più rispetto a ieri. 3.782 i pazienti ricoverati con sintomi – 157 in più rispetto al giorno precedente -, di cui 337 in terapia intensiva (+18 nelle ultime 24 ore). 58.457 persone, pari al 93,42% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. 31 i deceduti nelle ultime 24 ore. 125.314 i tamponi effettuati.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 9.877 in Lombardia, 8.580 nel Lazio, 8.343 in Campania, 5.295 in Emilia-Romagna, 4.754 in Veneto, 4.430 in Toscana, 3.724 in Piemonte, 3.549 in Sicilia, 3.133 in Puglia, 2.390 in Sardegna, 2.032 in Liguria, 1.098 in Abruzzo, 1.052 nelle Marche, 945 in Friuli Venezia Giulia, 808 in Umbria, 667 nella provincia autonoma di Bolzano, 649 nella provincia autonoma di Trento, 591 in Calabria, 414 in Basilicata, 138 in Molise e 107 in Valle d’Aosta.

I nuovi positivi non erano mai stati così tanti dal 16 aprile, in pieno lockdown, quando erano stati 3.786. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato di «una sfida enorme, dobbiamo ragionare insieme su come affrontarla e vincerla. La situazione – ha aggiunto – è seria e delicata. Lavoriamo giorno e notte per evitare un nuovo lockdown nazionale». Nelle parole di Speranza, la consapevolezza che «ogni lockdown ha un costo» ma anche che «nessuno ha certezza su quello che avverrà: dipende molto dai comportamenti delle persone. Per questo il lavaggio delle mani, la distanza sociale e l’uso delle mascherine sono la chiave».

8 ottobre 2020