Coronavirus: il Lazio verso le 30mila vaccinazioni quotidiane

Al via le prenotazioni per i 64-65enni. Oltre 50mila le dosi inoculate tra Pasqua e Lunedì dell’Angelo. Zingaretti: «Pronti a triplicare, se arrivano i vaccini»

Da mezzanotte potranno effettuare la prenotazione del vaccino anti Covid-19 i residenti del Lazio che hanno 64 e 65 anni. Per fissare l’appuntamento in uno dei 120 punti vaccinali della regione, i nati nel 1956 e nel 1957 dovranno collegarsi al portale Salute Lazio dalle 00.00 del 7 aprile muniti di tessera sanitaria in corso di validità, per comunicare il codice fiscale e le ultime 13 cifre del codice numerico (Team) posto sul retro. Già attiva dal 1° aprile la prenotazione per la fascia di età 66-67 anni mentre oltre la metà degli over 80 ha già ricevuto la seconda dose di vaccino.

Con le terapie intensive in affanno e il tasso di positività al 10,4% a livello nazionale (in rialzo rispetto al 7,2% del giorno di Pasqua), la campagna vaccinale non si è fermata neanche durante le festività pasquali. Oltre 50mila le dosi inoculate nel Lazio tra domenica di Pasqua e Lunedì dell’Angelo. «Viaggiamo a una media di 27mila somministrazioni al giorno», ha affermato l’assessore regionale Alessio D’Amato. Ieri, 5 aprile, è stata superata la soglia di un milione e 160mila somministrazioni effettuate mentre ci sono «un milione di prenotazioni da qui a maggio». Per far fronte a tutte le richieste i prossimi giorni si procederà con 30mila somministrazioni quotidiane.

Per il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si è anche «pronti a triplicare» le inoculazioni se arriva il congruo numero di vaccini da somministrare. L’auspicio è che vengano rispettati i tempi di consegna e soprattutto che arrivino i nuovi farmaci come Johnson & Johnson». La macchina organizzativa è pronta ed è stata annunciata l’apertura di nuovi hub vaccinali nella Vela di Calatrava a Tor Vergata, negli studi di Cinecittà, uno nel centro commerciale Porta di Roma alla Bufalotta, uno all’Auditorium della Tecnica di Confindustria all’Eur e nell’outlet di Valmontone. Pronte a partire anche 1.500 farmacie. Il vaccino resta «lo strumento più potente per fermare il virus» ha rimarcato Zingaretti, che il giorno di Pasqua ha visitato l’hub vaccinale La Nuvola all’Eur. A riprova, il fatto che i contagi tra gli operatori sanitari sono crollati dal 6,9% all’1,8%. «Siamo molto avanti con gli anziani – ha proseguito il governatore -. Speriamo in un’estate nella quale almeno il tasso di mortalità calerà di molto. Questo non ci dice che è finita perché le terapie intensive sono piene a causa delle varianti (396 i ricoverati in terapia intensiva al 5 aprile) ma aumentando ancora di più il numero delle vaccinazioni possiamo dare un segnale di speranza al Paese».

Sul fronte dei contagi, ieri, 5 aprile, nel Lazio si sono registrati 1.419 nuovi casi positivi su oltre 9mila tamponi (-5.989 rispetto al giorno precedente) e quasi 2mila antigenici per un totale di oltre 11mila test. Aumentano le terapie intensive e i decessi che ieri sono stati 32 (+6). Il rapporto tra positivi e tamponi è al 14%, ma se si tiene conto anche degli antigenici la percentuale è al 12%. I casi a Roma città sono 778.

Dopo tre giorni di lockdown nazionale, con l’Italia tutta in zona rossa per le festività pasquali, il Lazio conferma da oggi, 6 aprile, la zona arancione e questo significa che gli studenti domani torneranno tra i banchi al 100% fino alla terza media mentre per gli studenti delle superiori resta la regola della presenza ridotta che può variare dal 50 al 75%. Dall’assessore regionale alla Scuola Claudio Di Berardino l’augurio per il rientro in aula «ai 77.363 docenti, compresi i 18.785 di sostegno, ai 19.395 personale Ata, ai 635 dirigenti scolastici, ai 470.761 alunni degli istituti di infanzia, primaria, secondaria di primo grado e ai 252.012 alunni della scuola secondaria di secondo grado» che svolgeranno lezioni alternando la Dad con la presenza in classe. Dall’assessore anche la raccomandazione «sul mantenimento dei corretti comportamenti, dentro e fuori dagli istituti scolastici, per contribuire a mantenere basso il numero dei contagi, salvaguardando la propria salute e quella degli altri».

6 aprile 2021