Coronavirus, il focolaio San Raffaele raggiunge 68 casi

Registrati nel Lazio 18 nuovi casi positivi, di cui 13 riferiti all'Istituto della Pisana; 8 sono nella Asl di Rieti. Già effettuati più di 2mila tamponi. Siglato accordo tra Spallanzani e Vicariato: test sierologici gratuiti per i sacerdoti

«Oggi registriamo un dato di 18 casi positivi di cui 13 riferibili al focolaio dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma e di questi 8 provenienti dalla Asl di Rieti dove sono iniziate le attività per testare tutti i contatti. Il focolaio raggiunge così un totale di 68 casi positivi». Lo ha affermato ieri pomeriggio, 10 giugno, l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, nella videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

A tutt’oggi, sono stati effettuati per il solo focolaio dell’Irccs San Raffaele Pisana 2.332 tamponi «e ne stimiamo oltre 5 mila tra tamponi e test», ha aggiunto ancora D’Amato, informando anche sui secondi test effettuati su operatori e pazienti nella struttura. «I dati della nostra Regione sono inevitabilmente caratterizzati dai numeri di questo focolaio che dimostra come non si debba abbassare la guardia e soprattutto devono essere rispettate, senza nessuna deroga, tutte le disposizioni impartite per limitare la diffusione del virus – le parole dell’assessore -. Senza un intervento tempestivo assunto immediatamente per la tutela della salute pubblica, i danni di questo focolaio sarebbero stati più rilevanti». Complessivamente, registrati 4 decessi, mentre continuano a crescere i guariti: 18 nelle ultime 24 ore, per un totale complessivo di  4.533.

Proseguono intanto le attività per i test sierologici sugli operatori sanitari e le forze dell’ordine. E non solo: anche i sacerdoti della diocesi di Roma potranno sottoporsi gratuitamente al test sierologico per verificare la presenza di eventuali anticorpi al Covid-19, grazie all’accordo siglato tra Vicariato di Roma e Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani. I presbiteri che lo vorranno, dunque, potranno sottoporsi gratuitamente al test, che sarà effettuato nel Palazzo del Vicariato, in una o più date, a seconda del numero delle prenotazioni, a partire dalla fine del mese di giugno. Per accedere al servizio basterà fornire i dati (nome, cognome, un recapito telefonico e un indirizzo e-mail) entro lunedì 15 giugno, inviando una e-mail a segreteria.sanitaria@diocesidiroma.it. Data e orario in cui effettuare il test verranno indicati via mail. «Nel giorno del test, un rapido prelievo di sangue per il quale non è necessario essere a digiuno, si adotterà l’ordine alfabetico – informano dal Vicariato -. È opportuno portare con sé la tessera sanitaria. Nel caso in cui risultaste positivi al test, verrà fatto il tampone in loco, il cui esito, se positivo, verrà comunicato successivamente».

Complessivamente nella regione Lazio fra tutti i casi a oggi confermati il 6% è ricoverato in una struttura sanitaria, il 26% è in isolamento domiciliare e meno dell’1% è in terapia intensiva. I guariti sono il 58%. L’età mediana dei casi positivi è 57 anni. Il sesso è ripartito in modo omogeneo: il 47% dei contagiati è di sesso maschile e il 53% di sesso femminile. I casi positivi sono così distribuiti: il 39,9% è residente a Roma città, il 31,8% nella Provincia, l’8,4% a Frosinone, il 5,1% a Rieti, il 5,8% a Viterbo e il 7,5% a Latina. L’1,5% proviene da fuori regione.

11 giugno 2020