Coronavirus: finisce lo stato d’emergenza

Tra le novità, lo stop al Green pass per ristoranti all’aperto e trasporti e l’allentamento delle norme sui contatti a scuola. Addio alla struttura commissariale del generale Figliuolo e al Comitato tecnico scientifico. Nasce l’Unità per il completamento della campagna vaccinale

Dopo oltre due anni, finisce oggi, 1° aprile, lo stato d’emergenza legato alla pandemia di Covid-19, varato il 31 gennaio 2020 e prorogato di volta in volta, fino appunto a oggi. Tra le novità più significative per la quotidianità dei cittadini, lo stop al green pass per i ristoranti all’aperto e nel trasporto pubblico, la fine dell’obbligo di super green pass per accedere ai posti di lavoro,  l’allentamento delle norme sui contatti a scuola, l’abolizione della quarantena per i contatti stretti di positivi, anche non vaccinati, la possibilità di usare nei posti di lavoro anche le mascherine chirurgiche e non necessariamente le Ffp2. A gestire la campagna vaccinale contro il coronavirus poi non ci sarà più la struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo; nasce al suo posto l’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, guidata dal maggior generale Tommaso Petroni. Addio anche al Comitato tecnico-scientifico, istituito a febbraio 2020.

A partire da oggi dunque sarà possibile per tutti – over 50 compresi – accedere ai luoghi di lavoro con il Green pass base, che si consegue per vaccinazione, guarigione o test. Dal 1° maggio poi l’obbligo di green pass verrà eliminato. Nel frattempo, viene rimodulato l’utilizzo della certificazione verde base e rafforzata per attività e servizi. In particolare, sempre da oggi cade l’obbligo del green pass per i servizi di ristorazione all’aperto e per i mezzi di trasporto pubblico locale o regionale.

Resta, fino al 30 aprile, l’obbligo delle mascherine Ffp2 per mezzi di trasporto (aerei, treni, autobus, servizi di noleggio con conducente, impianti di risalita); spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati; eventi e competizioni sportive. Nei luoghi di lavoro sarà sufficiente indossare le mascherine chirurgiche; lo stesso vale per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari. E resta l’obbligo di mascherine al chiuso, fatta eccezione per le abitazioni private.

Cambiano anche le norme relative a quarantena e isolamento. Dal 1° aprile dovrà rimanere isolato a casa solo chi ha contratto il virus. Chi ha avuto un contatto stretto con un caso positivo dovrà applicare il regime dell’autosorveglianza, vale a dire mascherina Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto, test alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.  Tuttavia, hanno precisato nei giorni scorsi dal ministero della Salute, non cambia la tempistica dell’isolamento: un positivo dovrà restare a casa almeno 7 giorni (10 se non vaccinato) prima di sottoporsi al tampone per accertare l’eventuale negatività e uscire.

1° aprile 2022