Coronavirus: dal ministero della Salute via libera al vaccino Astrazenaca fino a 65 anni

Si innalza il termine anagrafico precedentemente fissato a 55 anni. Unica eccezione: i soggetti «estremamente vulnerabili». Già aggiornate le modalità di somministrazione

Con una circolare datata 22 febbraio, il ministero della Salute ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino di Astrazenaca fino a 65 anni, innalzando perciò il termine anagrafico precedentemente fissato a 55 anni. Il testo stabilisce che è data la possibilità di «offrire il vaccino fino ai 65 anni (coorte 1956) compresi i soggetti con condizioni che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19». Unica eccezione: i soggetti «estremamente vulnerabili».

Aggiornate, dopo il parere della Commissione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), le modalità di somministrazione nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni sono state aggiornate dopo il parere della Commissione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), sulla base di nuove evidenze scientifiche che «riportano dati di immunogenicità in soggetti di età superiore ai 55 anni e stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate». La circolare è emanata in attesa dell’aggiornamento del documento “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-Sars-Cov-2/Covid-19”,  aggiornato all’8 febbraio 2021.

25 febbraio 2021