Coronavirus: dal Gemelli un’app per monitorare le reazioni avverse ai vaccini

Sviluppata dal nuovo centro Gemelli Generator con un partner tecnologico esterno, è disponibile per smartphone, sia iPhone che Android

Si chiama Generator App vaccinale l’applicazione per smartphone sviluppata dal nuovo centro Gemelli Generator in collaborazione con un partner tecnologico esterno, la company belga Innovation Sprint Sprl, a partire dalla piattaforma Healthentia®. L’obiettivo: monitorare eventuali reazioni avverse ai vaccini anti Sars-Cov2.

Gemelli Generator è un centro all’avanguardia della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs con competenze multidisciplinari, nato allo scopo di realizzare progetti e soluzioni innovative a supporto della ricerca e della pratica clinica. Tutto il personale della Fondazione, in concomitanza con la somministrazione della prima dose di vaccino, riceve un’informativa sull’applicazione, compatibile sia con iPhone che con Android, e viene invitato a scaricarla. Scaricata la App e fatta la registrazione, all’utente viene richiesto di riportare eventuali reazioni avverse avute il giorno della vaccinazione e nei sette giorni successivi, attraverso un agile questionario. Il sistema, a marchio CE e certificato come Medical Device di classe I, integra i più robusti criteri di compliance con la General Data Protection Regulation (Gdpr, 3) e di qualità di gestione della sicurezza delle informazioni secondo lo standard Iso/Iec27001.

«Questo servizio – commenta Vincenzo Valentini, direttore del Gemelli Generator e vicedirettore scientifico della Fondazione Gemelli – trova la sua utilità diretta nel monitoraggio dei possibili eventi avversi (astenia, cefalea, dolori muscolari e/o articolari, febbre, brividi, nausea, ecc.) tramite una serie di dati reali auto riportati». Se adottato «su scala regionale o nazionale, potrebbe contribuire a finalità di salute pubblica attraverso una migliore definizione della reale prevalenza di reazioni avverse o sintomi post-vaccinali, da condividere con i referenti delle attività di farmacovigilanza».

17 febbraio 2021