Coronavirus, Brusaferro (Iss): «Non ci illuda la crescita non così veloce in alcune aree»

Andamento della curva epidemica in crescita a livello nazionale. «Determinante» che tutti rispettino le regole. Al 18 marzo, 28.710 i positivi

28.710 persone positive, 4.025 guariti e 2.978 decessi. È il quadro dell’emergenza coronavirus in Italia tracciato nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, 18 marzo. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ha parlato di andamento della curva epidemica «in crescita a livello nazionale», per via di «alcune Regioni del nord Italia che sono quelle maggiormente coinvolte oggi nella circolazione locale e nel numero di persone positive e di quelle che si rivolgono a ospedali e terapie intensive». Nelle altre aree del Paese «c’è una crescita ma non è così veloce. Questo però – ha proseguito – non deve illuderci o creare false illusioni perché soltanto se tutti ci comportiamo come raccomandato, se tutti evitiamo contatti stretti e manteniamo le regole d’isolamento e distanziamento sociale si può rallentare la diffusione della curva epidemica». In concreto, significa che anche persone positive senza o con pochi sintomi «devono assolutamente rispettare le regole d’isolamento»: nelle parole di Brusaferro, si tratta di un aspetto «determinante».

Il numero dei positivi a ieri sera, ha spiegato Angelo Borrelli, capo dipartimento della Protezione civile e commissario all’emergenza, registra un +2.648 rispetto al giorno precedente, secondo un «trend sostanzialmente stazionario». I dati forniti, privi di quelli della Regione Campania che non sono arrivati in tempo, parlano di 1.084 guariti nella giornata del 18 marzo. «Un numero veramente importante», ha sottolineato Borrelli, spiegando che si è registrato un incremento del 37% rispetto al valore precedente portando alle complessive 4.025 guarigioni. I decessi registrati nella stessa giornata sono stati invece 475, saliti in un totale a 2.978. I casi complessivi fatti registrare dall’inizio dell’emergenza sono 35.713.

Per quanto riguarda i casi attualmente positivi, 12.090 persone sono in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi mentre 2.257 sono le persone in terapia intensiva. Rispetto alla distribuzione territoriale, ci sono attualmente 12.266 casi positivi in Lombardia, 3.915 in Emilia-Romagna, 2.953 in Veneto, 2.187 in Piemonte, 1.476 nelle Marche, 1.291 in Toscana, 744 in Liguria, 650 nel Lazio, 420 in Campania, 436 nella Provincia autonoma di Trento, 416 in Friuli Venezia Giulia, 366 nella Provincia autonoma di Bolzano, 362 in Puglia, 267 in Sicilia, 249 in Abruzzo, 241 in Umbria, 162 in Valle d’Aosta, 132 in Sardegna, 126 in Calabria, 27 in Basilicata e 21 in Molise.

Nelle parole di Borrelli anche la «vicinanza» ai sindaci della Bergamasca che «con la popolazione stanno vivendo un momento di grossa fatica e di grosso impegno. Siamo tutti loro vicini». Il commissario ha ribadito ancora una volta che «è necessario adottare corretti comportamenti» e ha richiamato «l’esigenza di contenere al massimo gli spostamenti perché anche il dato di oggi sul numero di guariti e contagiati ci fa pensare positivo con l’adozione dei corretti comportamenti».

19 marzo 2020