Coronavirus, arrivano a 100 i medici morti

Anelli (Fnomceo): «Hanno sacrificato la vita per i malati». Urgente «ripensare il sistema, oggi particolarmente fragile». La 100ª vittima: la dottoressa Sinjab

«Ogni vittima ha scavato un solco profondo sulla pelle e nel cuore di ogni medico italiano». Il presidente della Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli aggiorna il bilancio dei medici che hanno perso la vita nel corso dell’epidemia di Covid.19, pubblicato sul sito listato a lutto: 100. «Dobbiamo fare tutti una riflessione su come, in questo Paese, è stato garantito, per i medici e gli operatori sanitari, il diritto alla sicurezza sul posto di lavoro – osserva -. Lo dobbiamo a tutti i colleghi deceduti, a tutti i professionisti che hanno sacrificato la loro vita nel tentativo di curare e salvare i pazienti. Dobbiamo ripensare il sistema, oggi particolarmente fragile e incapace di rispondere al bisogno di sicurezza dei professionisti». Per Anelli, «le lacune e le omissioni organizzative sono difficilmente comprensibili e ancor più difficilmente giustificabili, alla luce di questi numeri drammatici».

I medici morti, riferisce ancora il presidente Fnomceo, erano per lo più «medici di medicina generale, mandati a combattere a mani nude contro il virus, senza gli adeguati dispositivi di protezione, ma anche pneumologi, medici penitenziari, medici legali. La professione – conclude  -è unita nel cordoglio, piange i suoi morti e lotta per proteggere i colleghi e i cittadini. Vorremmo che lo Stato fosse altrettanto unito, senza divisioni tra governo centrale e Regioni, tra Regioni e Comuni, ma in una leale collaborazione e virtuosa sinergia, nel tutelare i suoi medici, i suoi professionisti della salute, il suo Servizio sanitario nazionale».

La vittima numero 100 è la dottoressa Samar Sinjab, 62 anni, medico di Medicina generale con ambulatorio nella zona di Mira (Venezia), dove «era amatissima dai propri pazienti e dove lascia un vuoto incolmabile», dichiarano dall’Ordine dei medici di Venezia. È morta ieri mattina, 9 aprile, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Treviso.

10 aprile 2020