Coronavirus: al via la terza dose di vaccino a over 80, rsa e sanitari

La circolare del ministero della Salute. «La strategia di offerta vaccinale per il resto della popolazione verrà decisa in base a dati e andamento epidemiologico»

Porta la firma del direttore della Prevenzione Gianni Rezza la circolare del ministero della Salute diffusa ieri sera, 27 settembre, che stabilisce il via alla somministrazione delle dosi “booster” di vaccino anti Covid-19 (terza dose) a soggetti con più di 80 anni di età, personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani (rsa). In un momento successivo, è specificato nel testo, una dose “booster” potrà essere altresì offerta agli esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario a partire dai soggetti con più di 60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di Covid-19 grave o con elevato livello di esposizione all’infezione.

Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria, Janssen), «considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnico scientifica di Aifa, sarà per ora possibile utilizzare come dose “booster” uno qualsiasi dei due vaccini a m-Rna autorizzati in Italia (Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna)», viene precisato nella circolare, puntualizzando che la dose “booster” va somministrata dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. In linea con quanto evidenziato dal Comitato tecnico scientifico, la strategia di somministrazione di una dose “booster” potrà includere anche i soggetti con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/pre-esistenti, previo parere delle agenzie regolatorie, mentre «la strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà decisa sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico».

28 settembre 2021