Coronavirus: al Bambino Gesù già vaccinati 250 “vulnerabili” over 16

Dal 10 marzo, somministrazione ai ragazzi autistici. Raponi (direttore sanitario): «L’obiettivo è mettere in sicurezza il maggior numero di pazienti possibile»

Sono circa 250 i giovani pazienti cronici, con condizioni di estrema vulnerabilità, che sono stati già vaccinati contro il Covid-19 presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. E da oggi, 10 marzo, nel Centro Disturbi dello spettro autistico di via Baldelli parte la vaccinazione anche per i ragazzi e le ragazze con gravi disabilità intellettive, compresi i pazienti autistici.

La struttura della Santa Sede ha iniziato nel mese di febbraio – secondo i criteri dettati a livello nazionale e regionale – a vaccinare i giovani pazienti, dai 16 anni in su, considerati particolarmente vulnerabili a fronte di una eventuale esposizione al virus Sars-CoV-2. Ragazzi e ragazze affetti in forma grave da patologie croniche complesse: pazienti trapiantati, immunodepressi, diabetici, talassemici e dializzati; adolescenti con fibrosi cistica, sindrome di down, patologie oncoematologiche o neurologiche quali la sclerosi multipla e le paralisi cerebrali infantili. «Il nostro obiettivo – afferma il direttore sanitario Massimiliano Raponi – è mettere in sicurezza il maggior numero di pazienti possibile e siamo grati alla Regione per averci messo in condizione di procedere in questa direzione».

Secondo le ultime indicazioni della Regione Lazio, da oggi si parte dunque con la vaccinazione dei primi ragazzi over 16 affetti da forme gravi dello spettro autistico e più in generale da gravi disabilità intellettive. Pazienti che al Bambino Gesù trovano cure e accompagnamento: basti pensare che la Struttura complessa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ospedale pediatrico segue ogni anno circa 5mila bambini e ragazzi, di cui circa il 10% con più di 16 anni.

10 marzo 2021