Coronavirus, a San Pietro tamponi gratis per i senza dimora

L’impegno di Medicina Solidale, col sostegno dell’Elemosineria apostolica. Protocollo con Regina Elena, San Gallicano, e Roma Capitale per l’accoglienza

Col sostegno dell’Elemosineria apostolica, dal 1° novembre scorso i medici dell’Istituto di Medicina Solidale, in collaborazione con gli ospedali San Gallicano e Regina Elena,  garantiscono gratuitamente i tamponi per lo screening anticovid alle persone senza fissa dimora. Un’iniziativa nel segno della continuità con l’impegno accanto agli ultimi e ai più fragili, che da sempre caratterizza l’attività dell’Istituto . Accanto a questa, il protocollo d’intesa firmato da Medicina Solidale proprio con Regina Elena, San Gallicano e Roma Capitale, con l’obiettivo di offrire una più efficace risposta socio-sanitaria alle persone in condizioni di fragilità estrema, non in carico ai servizi sociali e fuori dal sistema sanitario, che sono particolarmente a rischio di sviluppare patologie come il Sars-Cov-2, e non sono a conoscenza o possiedono solo in parte le informazioni e gli strumenti necessari alla prevenzione. «L’intesa – spiegano da Medicina Solidale – si articola su azioni a più livelli, di ricerca e di programmazione, al fine ultimo di rendere il sistema di accoglienza di Roma Capitale sempre più efficace nel dare risposte tempestive e di qualità».

Grazie al protocollo sono stati attivati 50 posti di accoglienza e monitoraggio nella residenza “Casa tra noi”, per garantire la possibilità di assistere in sicurezza coloro che devono affrontare un periodo di quarantena, con particolare riferimento alle persone risultate positive ma asintomatiche. Nell’ottica di rafforzare le linee di attività già in atto a livello territoriale fin dall’inizio della pandemia, che hanno visto impegnate tutte le istituzioni a protezione dei più deboli, il protocollo prevede attività di screening sanitario volte a prevenire il contagio da Covid-19 tra le persone senza fissa dimora e gli immigrati richiedenti asilo, i minori stranieri non accompagnati in entrata o già assistiti dai centri di accoglienza gestiti in convenzione da Roma Capitale e presso i centri di accoglienza del privato sociale che operano in rete con la Sala operativa sociale.

«È bello vedere che dopo la nostra iniziativa a favore delle persone senza fissa dimora ne stiano nascendo spontaneamente delle altre – commenta Lucia Ercoli, coordinatore di Medicina Solidale -. Un segno che nella nostra città si sta risvegliando il senso di solidarietà e d umanità che sembrava sopito. Il fatto poi che nascano nel cuore del cristianesimo, a piazza San Pietro – aggiunge – è un bel segnale di speranza per il mondo intero. Siamo felici di avere tracciato la strada che ora molti stanno seguendo».

13 novembre 2020