Coronavirus, 3.600 candidature per la task force di medici a supporto delle regioni

Lo comunica la Protezione civile: «Si confermano generosità e senso di responsabilità collettiva del personale medico, in prima linea nell’emergenza»

Sono 3.657 i professionisti che hanno aderito alla nuova manifestazione d’interessa per la creazione di una task force di 200 medici, a supporto dei sistemi sanitari regionali. Lo rende noto il dipartimento di Protezione civile, sottolineando che «ancora una volta si confermano la generosità e il senso di responsabilità collettiva del personale medico, in prima linea in questa emergenza, a cui va la nostra gratitudine e quella di tutto il Paese».

La procedura, conclusa nella serata del 23 novembre, era riservata a medici abilitati all’esercizio della professione, compresi medici specializzati nelle discipline “Anestesia e Rianimazione”, “Malattie infettive”, “Malattie dell’apparato respiratorio”, “Medicina e Chirurgia d’accettazione” e “Urgenza” che non fossero già operanti nel settore sanitario e socio-sanitario, al fine di non pregiudicare i livelli di servizio attuali. Nel dettaglio, sono pervenute candidature da 2.689 medici abilitati, 151 specializzati in “Anestesia e Rianimazione”, “Malattie dell’apparato respiratorio”, “Medicina e Chirurgia d’accettazione” e “Urgenza” e 817 professionisti con altre specializzazioni.

Complessivamente, ricordano dalla Protezione civile, «il 14% delle manifestazioni di interesse sono arrivate da medici in quiescenza». Le 200 unità di personale medico opereranno a supporto delle strutture sanitarie regionali per l’attuazione delle misure necessarie al contenimento e contrasto dell’emergenza Covid-19.

26 novembre 2020