Cor, la consegna di Canepa: «Arrivare a tanti»

Inaugurato dall’arcivescovo Zuppi il nuovo anno dell’associazione. Tra gli appuntamenti, il 20 dicembre il Giubileo dei bambini degli oratori romani

Inaugurato dall’arcivescovo Zuppi il nuovo anno dell’associazione. Tra gli appuntamenti, il 20 dicembre il Giubileo dei bambini degli oratori romani

«”Arrivare a tanti”: questo è quello che vi ha lasciato Arnaldo Canepa, questa passione perché tanti ragazzi siano raggiunti». Questo l’augurio che l’arcivescovo eletto di Bologna Matteo Zuppi ha dedicato ai numerosi animatori del Centro oratori romani riuniti ieri, martedì 3 novembre, nella chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio al Quadraro per la consueta celebrazione in occasione dell’apertura dell’anno sociale. La Messa, concelebrata dall’assistente dell’associazione don Giovanni Ippolito e da numerosi sacerdoti e parroci romani, rappresenta da anni l’occasione per i catechisti del Cor di pregare insieme sulla tomba del fondatore che lì riposa e per il quale è in corso il processo di beatificazione.

«Lo sforzo che fate voi oggi – ha sottolineato monsignor Zuppi, che da vescovo ausiliare a Roma ha più volte accompagnato il Cor nei suoi appuntamenti più importanti degli ultimi anni – è quello di vivere con la medesima passione le povertà, le debolezze, le fragilità dei giovani che in fondo sono le stesse di quando Canepa si trovò a vivere la periferia romana. Credo che il Vangelo che abbiamo ascoltato, applicato ai ragazzi, debba essere tutta la vostra ricerca: cosa vuol dire che un ragazzo sia malato, straniero, affamato, carcerato ? Vi sono prigioni che a volte non sono quelle del carcere minorile di Casal del Marmo ma prigioni che sono dentro, nascoste, prigioni invisibili ma così concrete che diventano delle vere e proprie chiusure».

In quest’anno, ha continuato il presule, «vi troverete tanto a riflettere e a scegliere di nuovo per voi, vero senso della vostra promessa, di avere tanta misericordia e di capire quanto la misericordia può cambiare la vita di tanti ragazzi, quanto può preparare un futuro diverso per loro». Quindi ha ricordato la grande intuizione di Canepa: sapeva vedere e vedeva nei ragazzi quello che non c’era ancora, quello di cui c’era davvero bisogno. «La misericordia – ha concluso monsignor Zuppi – è sempre così: vede quello che ancora non c’è, regala quello che serve e che, come spesso capita con i ragazzi, servirà domani e non oggi. Questo è essere padri e madri e questo è quello che ci lascia e vi lascia Canepa».

Quindi l’augurio: «Che questo sia un vero Giubileo, una vera rinascita. Per voi capita anche a 50 anni dalla morte del fondatore, cosa che vi consente non di non guardare al passato ma di puntare al futuro. Questo talento splende perché ancora tante generazioni possano incontrare la misericordia. Questo anno porterà tanta misericordia fra voi e fra i vostri ragazzi e farà un gran bene alla Chiesa di Roma”»

La celebrazione è stata anche allietata dalla promessa di quattro nuovi soci effettivi che per la prima volta e dopo un periodo di noviziato si sono impegnati a servire la loro comunità secondo lo spirito e il carisma che li lega all’associazione che da 70 anni opera nella diocesi di Roma e che promuove la pastorale oratoriana e la formazione di animatore e catechisti. Il Cor, ha sottolineato al termine il presidente Alessandro Ciafrei, si prepara a concludere i festeggiamenti per i 70 anni dalla fondazione dell’associazione e ad aprire solennemente quelli per i 50 anni dalla scomparsa di Arnaldo Canepa.

Tra gli appuntamenti in calendario, il prossimo Giubileo dei bambini degli oratori romani, il 20 dicembre, in concomitanza con la tradizionale Benedizione dei bambinelli in piazza San Pietr, con Papa Francesco. «Tutti gli oratori – le parole di Ciafrei – avranno la possibilità di vivere l’Anno Santo della Misericordia e di passare la Porta Santa di San Pietro a pochi giorni dalla solenne apertura da parte del Pontefice e di vivere insieme una intensa esperienza di fede e di gioia».

4 novembre 2015