Cor, al via il centro estivo gratuito per i piccoli in difficoltà

L’iniziativa “Columella City”, promossa in collaborazione con Medicina Solidale, al via il 15 giugno al Quadraro. A fornire la merenda, McDonald’s

Si chiama “Columella City” il centro estivo promosso al Quadraro dal Centro oratori romani (Cor) insieme a Medicina Solidale, dedicato a tutti i bambini, a partire da quelli che vivono in condizioni disagiate nella periferia della Capitale. Si parte lunedì prossimo, 15 giugno, con la collaborazione di McDonald’s, che fornirà la merenda per i piccoli ospiti. «Si tratta della seconda esperienza insieme, dopo quella dell’estate 2019, che quest’anno assume una valenza particolarmente importante vista la situazione causata dalla pandemia», rimarcano dal Cor.

Attesi oltre 40 bambini. Ad accoglierli, 10 giovani animatori del Centro oratori, tutti volontari. La partecipazione è completamente gratuita. Il programma prevede giochi, attività ricreative con laboratori di pittura e disegno, «il tutto nel pieno rispetto delle norme sanitarie e delle linee guida governative e regionali sui centri estivi: triage all’accoglienza, piccoli gruppi, distanziamento sociale». Non solo: grazie ai medici di Medicina Solidale verranno garantite anche sorveglianza sanitaria e consulenze pediatriche, «sempre tutto gratuitamente».

Nelle parole del presidente Cor David Lo Bascio, «i bambini sono tra coloro che hanno più sofferto l’isolamento imposto dal lockdown: è stato compromesso il loro desiderio di socialità, il loro bisogno di giocare all’aperto. Anche l’esperienza della scuola, nella forma della didattica a distanza, è stata frustrante o in alcuni casi addirittura assente. L’estate ci presenta l’opportunità di restituire loro una parte di questi diritti compromessi dal Covid-19 e in assoluto mai pienamente riconosciuti ai più piccoli». Sulla stessa linea il commento di Lucia Ercoli, direttore di Medicina Solidale. «Sono proprio questi bambini- aggiunge – a essere stati più colpiti dalla pandemia soprattutto perché l’hanno vissuta in condizioni sociali ed economiche precarie. Con questa iniziativa – prosegue Ercoli – cerchiamo di iniettare nelle loro vite un po’ di serenità e normalità, nella consapevolezza che la situazione delle nostre periferie è peggiorata con la moltiplicazioni di nuovi poveri».

12 giugno 2020