Cop 25, Coldiretti: il 2019 secondo anno più caldo dal 1880

In occasione del Summit di Madrid, la confederazione mette l’accento sui costi per l’agricoltura: oltre 14 miliardi di euro in 10 anni

Diffusi dal National climatic data centre (Noaa) – che li rileva dal 1880 – i dati relativi ai primi 10 mesi dell’anno, con una temperatura sulla superficie della terra e degli oceani superiore di 0,94 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. Numeri che classificano il 2019 come «il secondo anno più caldo di sempre sul pianeta» e che aumentano ancora di più la responsabilità della Cop 25, il summit sul clima in corso a Madrid. A rilevarlo è Coldiretti, evidenziando come anche in Italia il 2019 è stato molto caldo con una temperatura superiore di 0,83 gradi rispetto alla media e si classifica fino ad ora al quinto posto per temperatura elevata dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni secondo Isac Cnr».

Non si tratta di un caso isolato: «La classifica degli anni interi più caldi lungo la penisola negli ultimi due secoli si concentra infatti nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine il 2018, il 2015, il 2014 e il 2003», si legge nella nota diffusa da Coldiretti. Il prezzo che abbiamo pagato è stato decisamente alto. «Il ripetersi di eventi estremi è costato all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne», è la denuncia di Coldiretti, per la quale «l’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli».

3 dicembre 2019