Si è aperto ieri, 16 aprile, ad Abano Terme (Padova), il 40° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, dedicato al tema “Giovane è… una comunità che condivide”. Agli oltre 600 tra direttori e operatori di 220 Caritas di tutta Italia è arrivato attraverso il telegramma firmato dal cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin il messaggio di auguri di Papa Francesco. Il pontefice, si legge nel testo, auspica che l’assise «susciti una dedizione sempre più piena alla causa degli ultimi e dei poveri, giungendo fino alle periferie umane ed esistenziali dell’odierna società, per essere autentici apostoli della carità». Ancora, il pontefice evoca il ricordo di monsignor Giovanni Nervo, primo presidente di Caritas italiana, e di monsignor Giuseppe Pasini, direttore Caritas italiana per un decennio, e si unisce«“alla commemorazione dei due zelanti sacerdoti, che con il loro pensiero e la loro preziosa testimonianza di vita hanno arricchito la Chiesa italiana di una eredità che continua a produrre frutti di autentica carità e misericordia».

Un telegramma è arrivato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che evidenzia il fatto che «costruire insieme un umanesimo condiviso richiede dialogo ed apertura, amicizia e impegno, solidarietà e progettualità, capacità di affrontare il tempo nuovo con visione e ideali, superando sterili spinte all’individualismo che rischiano di alimentare egoismi, paura, sfiducia». Il Capo dello Stato esprime a nome dell’intera «comunità nazionale» l’apprezzamento per «il lavoro tenace delle Caritas diocesane, la fedeltà quotidiana alle persone, l’impegno sincero a includere, a emancipare dal bisogno, a rispettare la dignità e la libertà di ciascuno. Le stesse istituzioni, che hanno il compito di garantire l’universalità dei diritti sociali – dichiara -, traggono sostegno da quanto si muove con autonomia nella società, favorendo una crescita di consapevolezza, di cultura, di partecipazione e protagonismo dei cittadini».

17 aprile 2018