Contro il disagio psichico, un corso da bartender

La proposta della Asl Roma 3, realizzata con la Mixology Academy di Roma. Destinatari: 10 ragazzi e ragazze dai 20 ai 30 anni in cura nei Centri di salute mentale

Quando il percorso di riabilitazione per un disagio psichico passa anche dall’apprendimento di nuove competenze professionali per un futuro inserimento nel mondo del lavoro, non si favorisce solo la guarigione ma si valorizzano anche l’indipendenza e l’autostima. A questo mira il corso di bartender che martedì 11 giugno si terrà presso la Mixology Academy di Roma, la prima Accademia professionale in Italia per esperti nella creazione di cocktail. È rivolto a dieci ragazzi e ragazze dai 20 ai 30 anni in cura nei Centri di salute mentale (Csm) della Asl Roma 3 dei municipi XI e XII che stanno seguendo un progetto riabilitativo nel Centro diurno Monteverde incentrato sull’inserimento lavorativo protetto. Le quattro ore di corso di miscelazione analcolica e caffetteria si terranno nelle aule Professional e Caffetteria, attrezzate con le migliori strumentazioni, della scuola in via Ostiense. Un’esperienza aggiuntiva rispetto a un percorso che già fanno nell’ambito delle attività offerte dal Centro, dove i giovani con disagio psichico che necessitano di un supporto nelle funzioni di socializzazione, studio e lavoro, sono seguiti in piccoli gruppi con progetti individuali.

A raccontarlo è Francesca Milito, direttore generale della Asl Roma 3. Le attività di socializzazione e riabilitazione, osserva, «sono il vero motore di ogni percorso in salute mentale, lo strumento migliore per accompagnare i pazienti nel progetto terapeutico studiato per ognuno». Il corso di miscelazione analcolica e caffetteria, diverso dalle attività proposte abitualmente, è «ugualmente efficace per l’impatto che può avere sui ragazzi».

Quella del bartender è una professione che consente «a tutti la piena realizzazione personale, con un alto valore aggiunto in termini di libertà, possibilità di socializzare e di girare il mondo – spiega Tiziano Serangeli, direttore della Mixology Academy di Roma -. Cerchiamo di essere sensibili alle fragilità in un momento delicato in cui il disagio psichico è particolarmente diffuso soprattutto tra i giovani». In passato l’Accademia ha anche collaborato con la sezione romana dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti offrendo corsi gratuiti.

Al Centro di salute mentale si rivolgono coloro che soffrono di ansia per problemi familiari, di lavoro o di studio, o chi soffre di depressione. Quelli dei municipi XI e XII accolgono ogni anno circa 180 nuovi ragazzi dai 18 ai 24 anni. «È importante offrire loro precocemente gli strumenti e le modalità per gestire il proprio disagio e migliorare la propria salute psichica», afferma Martina Curto, responsabile del Csm del municipio XI e direttore facente funzioni dell’unità operativa complessa di salute mentale dei municipi XI e XII. Il Centro diurno, invece, è riservato ai giovani che, attraverso una diagnosi dettagliata, necessitano di assistenza specifica in aree come la socializzazione e l’autonomia, offrendo così un secondo livello di supporto che combina terapia e riabilitazione.

«I pazienti inviati dai Csm – prosegue Curto – vengono accolti previa valutazione dell’équipe del Centro diurno Monteverde, cofinanziato da Roma Capitale e gestito in collaborazione con la cooperativa Il Grande Carro, e inseriti all’interno di un programma riabilitativo composto da numerose attività: giardinaggio, domotica, cinema, e ancora, laboratori di audiovisivo, teatro, musica, turismo, espressione corporea, corsi di cucina e naturalmente la pratica sportiva. Alcuni laboratori sono diretti anche all’inserimento lavorativo».

7 giugno 2024