Contro i disturbi alimentari, “Gustiamo insieme la vita”

In vista della Giornata del 2 giugno, l’incontro organizzato dall’assessorato capitolino alle Politiche sociali e salute con l’associazione DonnaDonna. Presenti i giovani delle scuole

“Gustiamo insieme la vita”. Nel titolo dell’incontro che si è svolto oggi, 30 maggio, a Palazzo Valentini, promosso dall’assessorato alle Politiche sociali e alla salute di Roma Capitale, c’è tutto lo spirito della campagna di sensibilizzazione su “Disturbi alimentari e stereotipi” portata avanti nei mesi scorsi in diverse scuole di Roma e provincia. A promuoverla, l’associazione DonnaDonna, che ha invitato i ragazzi delle scuole alla realizzazione di video, spot e poesie per combattere, con un impegno comune, malattie subdole e pericolose come l’anoressia e la bulimia.

Alcuni di loro erano presenti, nella Sala Luigi Di Liegro che ha ospitato l’incontro: quelli della scuola media Ic Parco della Vittoria, quelli dell’Istituto tecnico Einaudi e quelli dell’Istituto Alberghiero di Frascati Maffeo Pantaleoni. «Il dramma dei disturbi alimentari – ha sostenuto l’assessore alle Politiche sociali e alla salute Barbara Funari – ci obbliga ad agire. Di fronte a un’emergenza sociale così preoccupante, che ha registrato dopo la pandemia un aumento del 30% dei casi di bulimia e anoressia, è necessario unire le forze per accogliere una sfida impegnativa – ha rimarcato -. Istituzioni, enti, scuole, famiglie e tutte quelle realtà portatrici di valori devono lavorare insieme per contrastare i disturbi alimentari che vedono coinvolte soprattutto le giovani generazioni, che devono essere messe in grado di chiedere aiuto per affrontare la malattia fin dal suo esordio».

Ha parlato di «sofferenza profonda» l’assessore capitolino a Scuola, formazione e lavoro Claudia Pratelli, smontando un certo tipo di narrazione che «per molto tempo» ha presentato i disturbi del comportamento alimentare «come capriccio delle ragazze per un corpo bello. Niente di più sbagliato – ha rimarcato -, perché lì si annida invece una sofferenza profonda che parla di vuoti interiori e di come non sentirli. Il corpo d’altronde rappresenta la nostra frontiera dello stare al mondo ed è attraverso di esso che costruiamo la relazione con il mondo. In questo senso – ha aggiunto – la scuola ha un ruolo centrale nella promozione del benessere psicologico. Ma la scuola non basta: servono alleanze forti e mettersi in rete con il territorio, con i servizi dedicati e soprattutto in ascolto».

Letto, durante l’incontro – al quale erano presenti, tra gli altri, la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello e il parroco di Santa Maria in Trastevere don Marco Gnavi -, il messaggio di saluto di Paolo alla sorella Giacinta, una ragazza che non è riuscita a sconfiggere l’anoressia. «Per far capire che ogni giudizio sparato frettolosamente, ogni gesto fatto senza pensare può far male, può rovinare la vita di qualcuno anche senza volerlo – ha scritto sui social -. Fate sì che il suo insegnamento non muoia con lei».

30 maggio 2023