Continua con Giulio Cesare il viaggio nei Fori imperiali

Si sdoppia lo spettacolo ideato da Piero Angela e Paco Lanciano: dopo quello di Augusto, dal 25 aprile sarà possibile visitare anche il Foro di Cesare

Si sdoppia lo spettacolo ideato da Piero Angela e Paco Lanciano: dopo quello di Augusto, dal 25 aprile sarà possibile visitare anche il Foro di Cesare

Fa tappa al Foro di Cesare il viaggio nell’antica Roma iniziato lo scorso anno con Piero Angela e Paco Lanciano nel Foro di Augusto. Un’iniziativa che, nelle sue 563 repliche, ha visto alternarsi 110mila spettatori e che quest’anno si ripete, sempre a firma Angela – Lanciano, tra i resti del Foro di Cesare. A partire dal 25 aprile infatti, passeggiando tra i resti, il pubblico potrà accedere all’area archeologica dopo aver attraversato la galleria sotterranea dei Fori Imperiali, aperta per la prima volta dopo gli scavi del secolo scorso.

Il progetto, come già quello dedicato al Foro di Augusto, è promosso dall’assessorato alla Cultura e al turismo e dalla Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali e prodotto da Zètema Progetto Cultura; ideazione e cura sono di Piero Angela e Paco Lanciano con la storica collaborazione di Gaetano Capasso e con la Direzione scientifica della Sovrintendenza capitolina. È la stessa anche l’idea di partenza: attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia, raccontare anche il “Foro di Cesare” partendo da pietre, frammenti e colonne. Gli spettatori saranno accompagnati dalla voce di Piero Angela e da filmati e ricostruzioni che mostreranno i luoghi così come si presentavano nell’antica Roma. Coniugando rigore storico e scientifico ed emozione.

Lo spettacolo dunque si sdoppia. Dal 25 aprile al 1° novembre infatti sarà possibile vivere i due percorsi separatamente o in forma combinata, nella stessa sera o in due serate diverse, acquistando i biglietti sul posto, tramite il numero 060608 o sul sito internet. Musica, effetti speciali e il racconto di Piero Angela saranno diffusi, attraverso un sistema audio con cuffie, in 8 lingue: italiano, inglese, francese, russo, spagnolo, tedesco, cinese e giapponese. Per il “Foro di Augusto” sono previste tre repliche alle 21, alle 22 e alle 23 (durata 40 minuti, massimo 200 persone; le giornate di pioggia saranno recuperate) mentre per il “Foro di Cesare” sarà possibile accedere ogni 20 minuti dalle 20.30 alle 23.50 comprese (percorso itinerante in quattro tappe, ciascuna della durata di circa 10 minuti e per la durata complessiva di circa 50 minuti, inclusi i tempi di spostamento; massimo 50 persone ogni 20 minuti; anche qui, le giornate di pioggia saranno recuperate).

L’accesso al Foro di Cesare avverrà attraverso la scala collocata nei pressi della Colonna Traiana. Il pubblico attraverserà quindi il Foro di Traiano su una passerella appositamente realizzata dalla Direzione tecnica della Sovrintendenza capitolina e dall’area Progettazione di Zètema e percorrerà la galleria sotterranea dei Fori Imperiali. Raggiungerà così il Foro di Cesare ed uscirà da una scala già esistente su via dei Fori Imperiali all’altezza della Curia Romana. L’accesso sarà garantito anche ai portatori con disabilità. Il racconto di Piero Angela partirà dalla storia degli scavi realizzati per la costruzione di via dei Fori Imperiali, che vide impegnati 1.500 tra muratori, manovali e operai per radere al suolo un intero quartiere e scavare in profondità tutta l’area fino a raggiungere il livello dell’antica Roma. Quindi si entrerà nel vivo della storia partendo dai resti del Tempio di Venere, voluto da Giulio Cesare dopo la sua vittoria su Pompeo; si rivivrà l’emozione della vita del tempo a Roma, quando funzionari, plebei, militari, matrone, consoli e senatori passeggiavano sotto i portici del Foro. Tra i colonnati rimasti riappariranno le tabernae del tempo, cioè gli uffici e i negozi del Foro e, tra questi, il negozio di un nummulario, una sorta di uffici cambi del tempo. All’epoca c’era anche una grande toilette pubblica di cui sono rimasti curiosi resti.

Il racconto di Piero Angela si soffermerà anche sulla figura di Giulio Cesare, che per realizzare questa opera dovette espropriare e demolire un intero quartiere, per un costo complessivo di 100 milioni di aurei, pari ad almeno 300 milioni di euro. E volle anche che proprio accanto al suo Foro venisse costruita la nuova sede del Senato romano, la Curia. Un edificio che ancora esiste e che, attraverso una ricostruzione virtuale, sarà possibile rivedere come appariva all’epoca.

9 aprile 2015