Consiglio Ue: proteggere i bambini da sfruttamento e abusi, «dovere degli Stati»

Il richiamo nella VI Giornata europea. «I governi devono unire le forze a livello internazionale». Tanto più in tempo di lockdown, quando «aumentano i rischi»

Nella VI Giornata europea per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, dai principali organismi che fanno capo al Consiglio d’Europa arriva un pressante richiamo alla protezione dei più piccoli, «dovere fondamentale di tutti gli Stati. I governi – affermano – devono unire le forze a livello internazionale per contrastare efficacemente tutte le forme di violenza sessuale contro i bambini». Soprattutto in tempo di lockdown, quando aumentano i rischi per i più piccoli. Anche in questa fase, scrivono i leader, «dobbiamo mettere al primo posto l’interesse dei bambini, rafforzare gli sforzi per prevenire sfruttamento e abusi e assicurare i colpevoli alla giustizia».

Per raggiungere questi obiettivi, serve «una strategia multi-stakeholder a lungo termine», che coinvolga governi, parlamentari, enti locali e regionali, nonché autorità di polizia, giustizia e sanità ma anche scuole, club sportivi e giovanili, i genitori, ogni cittadino. Ancora, si legge nel documento dei vertici del Consiglio, occorre «garantire in modo proattivo che i bambini siano consapevoli dei loro diritti e sappiano come accedere ai servizi« che li possano tutelare. Un riferimento importante per il contrasto a questo tipo di violenza è la “convenzione di Lanzarote”, entrata in vigore dieci anni fa, che rappresenta uno «strumento legale ambizioso e completo» a disposizione dei governi. Tra i 47 membri del Consiglio, solo l’Irlanda a oggi non l’ha ratificata.

18 novembre 2020