Conflitto nel Caucaso, 4 bambini uccisi e 7 feriti

La denuncia dell’Unicef sulle tensioni tra Armenia e Azerbaigian. La richiesta di proteggere i civili e le infrastrutture essenziali, secondo il diritto umanitario

Nella giornata di ieri, 7 ottobre, l’Unicef è tornata a intervenire sulle tensioni in corso nel Caucaso tra Armenia e Azerbaigian, in base agli ultimi dati. Numeri che parlano di «4 bambini uccisi e 7 feriti» negli ultimi 10 giorni, vale a dire da quando le violenze sono notevolmente aumentate nella zona di conflitto di Nagorno-Karabakh. «e senza la fine dei combattimenti, questi dati aumenteranno tragicamente».

Il conflitto in corso «sta distruggendo case, danneggiando scuole e altre infrastrutture essenziali», rendono noto dall’Unicef. Di qui la richiesta del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, «a tutte le parti», di «proteggere i civili e le infrastrutture civili da ulteriori danni, in linea con il diritto internazionale umanitario. Un’immediata cessazione delle ostilità – è l’appello dell’Unicef – rappresenta il superiore interesse per ogni bambino».

8 ottobre 2020