Conflitto in Medio Oriente, Sako: «Fermare le armi»

Il patriarca caldeo di Baghdad chiede «corridoi sicuri per i civili e impegno nel rilanciare il processo di pace». L’auspicio: «Soluzione giusta per il popolo palestinese»

Il Patriarcato caldeo di Baghdad affida a una nota la preoccupazione per quanto sta accadendo in Medio Oriente tra Israele e Hamas: «Una lotta – la definiscono – che ignora il diritto internazionale e prende di mira la vita di civili innocenti, infrastrutture e persino ospedali. Queste azioni sono deplorevoli», affermano, paventando il rischio di allargamento del conflitto.

«I politici della regione – si legge nella nota, firmata dal patriarca della Chiesa caldea in Iraq e nel mondo Louis Raphael Sako – devono rendersi conto che la soluzione risiede in un dialogo coraggioso per raggiungere la pace e la giustizia, non attraverso le armi. Come Chiesa chiediamo alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilità nel fermare le operazioni militari, impedire che i Paesi della regione scivolino in una guerra totale, consentire l’ingresso di cibo e forniture mediche, creare corridoi sicuri per i civili e sforzarsi di rilanciare il processo di pace e stabilire due stati pacifici vicini: Israele e Palestina».

In conclusione, «ci uniamo all’appello di Papa Francesco e di tutto il clero cristiano, musulmano e di buona volontà nel mondo e speriamo di fermare questa guerra logorante e trovare una soluzione giusta per il popolo palestinese».

23 ottobre 2023