Concluso il viaggio missionario a Ithanga in Kenya

Un piccolo gruppo di volontari all’apertura di una porta della misericordia nella parrocchia avviata negli anni ’90 dalla diocesi di Roma

Un piccolo gruppo di volontari all’apertura di una Porta della misericordia nella parrocchia avviata negli anni ’90 dalla diocesi di Roma. Potenziato il centro sanitario

Si è concluso nei giorni scorsi il viaggio organizzato dal Centro missionario diocesano nella parrocchia di Maria Assunta a Ithanga, in Kenya, a circa 100 chilometri dalla Capitale Nairobi. La parrocchia fu iniziata negli anni ’90 su iniziativa del vescovo Enzo Dieci, allora ausiliare per il settore Nord e incaricato per la cooperazione missionaria a Roma. Un’iniziativa avviata grazie all’opera di don Alberto Pacini e don Paolino Fiocco, da anni fidei donum della diocesi nelle Filippine, e a un accordo fidei donum con la diocesi di Muranga, che durò cinque anni. Roma consegnò alla diocesi locale la nuova parrocchia, che il clero locale sta conducendo da allora.

Nello scorso mese di agosto, un piccolo gruppo si è recato a Ithanga per una missione eucaristica durata una decina di giorni e ora, poco dopo l’apertura del Giubileo della Misericordia, seguendo le orme di Papa Francesco, «una manciata di volontari – spiega don Alberto Pacini, rettore a Roma della basilica di Sant’Anastasia al Palatino – ha partecipato all’apertura di una porta della Misericordia, in otto giorni di viaggio missionario, alla scoperta delle povertà di un mondo non così lontano ma tanto vicino al cuore di Dio».

Un mondo afflitto da tanti problemi. «In Kenya, Paese evoluto, patria dei safari, paradiso delle vacanze di tanti italiani, che qui hanno addirittura la seconda casa per le ferie – incalza il sacerdote – si muore ancora di Aids, si muore di parto. La diocesi ha riaperto un collegamento di misericordia, finanziando la costruzione di un nuovo padiglione del dispensario, che da anni opera in collaborazione con le strutture governative locali».

Il padiglione sarà dedicato in modo speciale al parto ed alla assistenza post-parto, ma anche a piccoli interventi chirurgici, e potrà accogliere alcuni degenti in ricovero. Ad occuparsene sono le suore Piccole Ancelle del Sacro Cuore – una congregazione umbra fondata dal beato Carlo Liviero, vescovo di Città di Castello – che attivamente prestano la loro opera a Ithanga, come in altre diocesi del Kenya e del mondo, nelle opere di misericordia corporale e spirituale. La congregazione ha celebrato in agosto i suoi cento anni di vita, con la professione anche di due suore di Ithanga, ed è presente nella diocesi di Roma.

«Il parroco, padre Michael Gathomo, e il suo vicario padre Simon – racconta ancora don Alberto – collaborano da alcuni anni e guidano una comunità fiorente e ricchissima di bambini e giovani. La comunità ha già generato vocazioni maschili e femminili. Il vescovo della diocesi locale di Muranga, James Maria Wainaina Kungu, è stato felicissimo di intrattenersi con il piccolo gruppo, ha invitato a tornare e ha auspicato che qualche sacerdote della diocesi del Papa possa venire a fare una esperienza, magari breve, per arricchire ed arricchirsi in un reciproco scambio di doni».

28 dicembre 2015