Concistoro, il 28 giugno la cerimonia per i nuovi cardinali

Il Papa ha scritto ai cinque «fratelli» che prenderanno la porpora: «Cardinalato è servizio, non una dignità. Bisogna seguire il Signore più da vicino»

Il Papa ha scritto ai cinque «fratelli» che prenderanno la porpora: «Cardinalato è servizio, non una dignità. Bisogna seguire il Signore più da vicino» 

«Caro fratello, le invio un caloroso abbraccio, come anticipo di quello che le farò il 28 giugno durante Concistoro». Così comincia il testo di una lettera che Papa Francesco ha inviato il 31 maggio scorso al vescovo di Stoccolma monsignor Anders Arborelius e che è stata pubblicata sul sito della diocesi svedese. «Con questo saluto, esprimo la mia speranza che la sua testimonianza come discepolo del Signore possa essere ancora più evidente nel servizio che oggi la Chiesa le chiede», scrive il Papa.

«Il cardinalato è un servizio – si legge -, non «una dignità che rende più importanti degli altri, né un’onorificenza o una promozione principesca. Si tratta di qualcosa di completamente diverso e più grande: è una chiamata a seguire il Signore più da vicino, e a farlo senza compromessi o condizioni». Il Papa scrive poi di aver pregato in modo speciale per il cardinale il giorno precedente aver scritto la lettera, ascoltando una lettura dagli Atti degli Apostoli, riflettendo sulla generosità del servizio di san Paolo e sulle parole dell’apostolo «Non ritengo la mia vita meritevole di nulla».

«Ho desiderato e ho chiesto per lei lo stesso atteggiamento nella sua vita da cardinale», spiega Papa Francesco, che ringrazia il futuro cardinale «per l’aiuto che darà alla Chiesa di Roma», lo assicura delle sue «preghiere» e della sua «vicinanza fraterna», e chiede di «ricordarsi di pregare per me».

Il 28 giugno, a San Pietro, il Papa creerà cardinali anche: monsignor Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako (Malí); Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona (Spagna); Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vescovo titolare di Acque nuove di Proconsolare, vicario apostolico di Paksé (Laos) e Gregorio Rosa Chávez, vescovo titolare di Mulli, ausiliare dell’Arcidiocesi di San Salvador (El Salvador).

 

26 giugno 2017