Con i poveri l’ultimo appuntamento di Francesco per il Giubileo
Dall’11 al 13 novembre, attesi in 6mila da tutta Europa. L’organizzazione a cura della rete francese “Fratello”. L’udienza e la Messa con il Papa
Dall’11 al 13 novembre, attesi in 6mila da tutta Europa. L’organizzazione a cura della rete francese “Fratello”. L’udienza e la Messa con il Papa; la via crucis e la veglia
È riservato a senza fissa dimora e persone di strada, i più poveri dei poveri, l’ultimo appuntamento del Giubileo della Misericordia prima della chiusura della Porta Santa di San Pietro, il 20 novembre. Dall’11 al 13 novembre si ritroveranno a Roma da tutta Europa migliaia di persone che hanno vissuto o vivono in strada, per il loro Giubileo. Un pellegrinaggio e un incontro con Papa Francesco che, spiegano i promotori, consentiranno «alle persone più fragili della nostra società, spesso in situazione di esclusione, di scoprire che il loro posto è nel cuore di Dio e al centro della Chiesa».
Prevista la partecipazione di 6mila persone da 20 Paesi europei. L’organizzazione del pellegrinaggio è gestita dalla Francia da “Fratello”, una rete di associazioni che seguono con varie iniziative le persone senza fissa dimora e in situazioni di precarietà. Venerdì 11 novembre i partecipanti saranno ricevuti in Vaticano da Francesco, che proporrà loro una catechesi; domenica 13 parteciperanno alla Messa presieduta per loro dal Papa. Tra i momenti di questo Giubileo, la Via Crucis del venerdì e la veglia di pregheira presieduta dall’arcivescovo di Lione, il cardinale Philippe Barbarin.
L’origine dell’iniziativa risale all’ottobre 2014, quando 200 persone, di cui 150 dalla strada, hanno preso parte a un pellegrinaggio dalla Francia a Roma. A fare da filo conduttore il tema: “Tutti chiamati alla santità”. Quattro giorni di preghiera, pellegrinaggio e condivisione, terminati con la partecipazione all’udienza generale e l’incontro con Francesco. Proprio gli organizzatori di quel pellegrinaggio, riferisce il portavoce di “Fratello” François Le Forestier, hanno scritto al Papa chiedendogli di poter partecipare al Giubileo della Misericordia, e Francesco ha proposto le due date di novembre.
Raggiunto dall’Agenzia Sir, Le Forestier spiega che «sono persone di cui le nostre parrocchie hanno bisogno perché sono i più piccoli, i più poveri dei poveri e quindi i più vicino a Gesù. Hanno alle spalle vissuti di esclusione, una serie di fallimenti soprattutto relazionali che li ha spinti sulla strada dove trovano una via di fuga per sparire. Non è tanto la mancanza di cibo o alloggio – continua -: soffrono soprattutto di solitudine, isolamento, mancanza di speranza. Per questo sono particolarmente sensibili a cogliere nella loro vita la prossimità di Dio e per questo si metteranno in pellegrinaggio. Il Papa è percepito come una persona vicina a loro, umile, gioiosa, semplice che li invita a casa». L’appello di “Fratello” allora, rivolto alle organizzazioni attive nel campo della solidarietà – dalla Caritas di Roma alla Comunità di Sant’Egidio alle Missionarie della Carità – e con loro all’Italia intera, è di unirsi a loro.
28 settembre 2016