Con Dottor Sorriso, clown in corsia anche al Bambino Gesù

Fino al 2 ottobre la campagna di raccolta fondi per garantire la visita settimanale di 2 clown-dottori nel reparto di Chirurgia pediatrica. Il numero solidale 45513

“La magia di un sorriso”. Si intitola così la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore di Dottor Sorriso, alla quale è possibile partecipare fino al 2 ottobre inviando un sms al numero solidale 45513 per donare 2 euro, o chiamando da rete fissa, donando 5 o 10 euro. L’obiettivo è aiutare la onlus ad assicurare la presenza di 2 clown dottori, una volta alla settimana, in 6 reparti oncologici e lungodegenti e in 3 istituti di riabilitazione che ospitano bambini affetti da gravi disabilità intellettive e motorie, in tutta Italia. Tra le strutture coinvolte anche l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, con il suo reparto di Chirurgia pediatrica.

Il sorriso aiuta a ricostruire le difese di un bambino di fronte al trauma del ricovero: ridere infatti «non solo influisce sullo stato psicologico dei pazienti ma rafforza la loro capacità di affrontare la malattia velocizzando il percorso di guarigione». Su questi fondamenti Dottor Sorriso onlus, spiegano dalla fondazione, ha portato per prima la clownterapia in Italia, oltre 20 anni fa, e oggi raggiunte ogni anno 30mila bambini in 29 reparti pediatrici di ospedali e istituti riabilitativi di tutta Italia, in particolare oncologici e di lunga degenza. Aiutando i piccoli a «evadere dalla tristezza e dalla paura».

Attualmente i clown-dottori di Dottor Sorriso sono in tutto 65: 25 clown professionisti appositamente formati per lavorare in contesti così delicati e 40 clown volontari preparati dagli esperti della fondazione. La loro visita, assicurano gli operatori, «è un appuntamento molto atteso dai piccoli pazienti, spesso annientati non solo dalla preoccupazione ma anche dalla monotonia e dall’impossibilità di uscire; il loro intervento produce effetti positivi nei bambini e in tutte le persone coinvolte nel processo terapeutico». A cominciare dai genitori. Vedere i propri figli sorridere e distrarsi «allevia la preoccupazione e il senso di impotenza e, al contempo, consente al personale medico di operare con maggiore serenità». È essenziale però la continuità delle visite, che permette di instaurare tra i bambini e il clown-dottore un rapporto confidenziale, di amicizia e complicità.

Per informazioni: www.dottorsorriso.it.

5 settembre 2017