Comunità Papa Giovanni XIII: la prostituzione, «violenza di genere»
L’associazione in Senato, nella Commissione sul femminicidio. La campagna “Questo è il mio corpo”: la richiesta di una legge che contrasti la domanda
L’associazione intervenuta in Senato nella Commissione d’inchiesta sul femminicidio. La campagna “Questo è il mio corpo” e la richiesta di una legge che contrasti la domanda
La Commissione d’inchiesta sul femminicidio del Senato ha accolto ieri, mercoledì 31 maggio, alcuni operatori della Comunità Papa Giovanni XIII. Con loro Irene Ciambezi, operatrice contro la tratta della Comunità fondata da don Oreste Benzi e autrice del recente libro-inchiesta “Non siamo in vendita”, pubblicato da Sempre Edizioni, sulla tratta delle minorenni sfruttate sessualmente in Italia. «La prostituzione – osserva Ciambezi – è una forma di violenza di genere. Serve una legge per sanzionare gli uomini che comprano sesso». A supporto, cita i dati che «dimostrano come gli uomini che acquistano servizi sessuali siano più inclini a commettere atti di violenza contro le donne». E ancora: «Considerare normale la prostituzione ha un impatto negativo sulla percezione che i giovani hanno della sessualità».
Sono 150 le donne vittime di tratta accolte dalla Comunità Papa Giovanni XXIII nel 2016. Il 15% di quelle inserite nei programmi di protezione e integrazione non arriva ai 18 anni. «Nel 2016 i femminicidi in Italia sono stati 80 (da gennaio a settembre 2016). Nel 10% dei casi le donne sono state uccise dai loro clienti mentre si prostituivano», conclude Irene Ciambezi. Anche per questo la Comunità Papa Giovanni XXIII promuove, insieme a un cartello di associazioni,”Questo è il mio Corpo“: una campagna di liberazione per le vittime della tratta e della prostituzione che, tra le altre cose, chiede al Parlamento di adottare una legge ispirata al modello nordico, che contrasti la domanda del sesso a pagamento multando i clienti.
1° giugno 2017