Completata la presidenza nazionale dell’Azione cattolica

I membri nominati dal Consiglio nazionale, che resteranno in carica fino al 2027. Il saluto e la gratitudine per il Papa e l’impegno essere «lievito buono nelle nostre comunità»

Il Consiglio nazionale dell’Azione cattolica italiana, riunito a Roma alla Domus Mariae sabato 15 giugno, ha nominato i componenti della Presidenza nazionale dell’associazione, in carica per il triennio 2024-2027. A Giuseppe Notarstefano, riconfermato presidente nazionale dal Consiglio permanente Cei durante i lavori della 79ª Assemblea generale, si uniscono Paola Fratini (diocesi Fiesole)  e Paolo Seghedoni (arcidiocesi di Modena-Nonantola) come vicepresidenti per il settore Adulti; Emanuela Gitto (arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela) e Lorenzo Zardi (diocesi di Imola) come vicepresidenti per il settore Giovani. La responsabile nazionale dell’Azione cattolica dei ragazzi (Acr) è Annamaria Bongio (diocesi di Como); Michele Tridente (diocesi di Tursi-Lagonegro) è il segretario generale; come amministratore nazionale infine è stato scelto Luca Torcasio (diocesi di Lamezia Terme).

Alla presidenza di Ac appena eletta si aggiungono Maurizio Biasci (arcidiocesi di Pisa), segretario nazionale del Movimento lavoratori di Ac (Mlac), ed Elena Giannini (diocesi di Rimini), segretaria nazionale del Movimento studenti di Ac (Msac), già eletti precedentemente dai loro Congressi nazionali e ratificati dal Consiglio nazionale Ac.

Il primo pensiero è per Francesco, a cui i nuovi membri della Presidenza nazionale dell’Ac hanno voluto rivolgere un filiale e affettuoso saluto, rinnovando l’impegno dell’associazione ad assumere pienamente l’invito del Papa a essere «pellegrini di speranza» e «atleti e portabandiera di sinodalità», rivolto in occasione dell’incontro nazionale “A braccia aperte”, il 25 aprile in piazza San Pietro.

«Con il sostegno e la paterna vicinanza dei nostri pastori, radicata nelle parrocchie di tutta Italia, l’Azione cattolica intende essere sempre più lievito buono delle nostre comunità; tessendo con tutti e con ciascuno relazioni fraterne capaci di generare pagine di bene comune, attraverso l’educazione alla responsabilità personale, all’impegno pubblico, alla partecipazione alla vita democratica del Paese; vivendo la propria esperienza di fede non come un abito da vestire in privato, ma fuori dalle sacrestie e incontro al mondo», si legge nella nota diffusa dall’associazione.

17 giugno 2024