Commemorazione dei defunti, la campagna di Acs per la celebrazione delle Messe

L’invito della fondazione: affidare ai sacerdoti perseguitati e poveri le Messe di suffragio. Le donazioni aiuteranno comunità cristiane stremate

È padre padre Raymond Abdo, provinciale del Libano dell’ordine dei Carmelitani scalzi, a presentare l’edizione 2020 della campagna della fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) in vista del 2 novembre, commemorazione dei defunti. L’invito è ad affidare ai sacerdoti perseguitati e poveri le Messe di suffragio per i defunti, in cambio di donazioni che «aiuteranno questi ministri di Dio oppressi e loro saranno così in grado di recare conforto alle stremate comunità cristiane», spiega il provinciale dei Carmelitani.

Padre Abdo riflette a partire dalla situazione di Beirut. «Le foto di una città devastata questa estate hanno fatto il giro del mondo – ricorda – ma il Libano era sofferente anche prima di tale sconvolgente evento», dice riferito alle esplosioni che hanno colpito il porto di Beirut il 4 agosto scorso. «Dilagante corruzione e mancanza di trasparenza, crisi valutaria ed indebitamento eccessivo, povertà crescente e disparità di reddito, sistema elettrico mal funzionante e scarsa qualità dell’acqua nelle abitazioni, per non parlare dei disastri ambientali»: è l’elenco dei pesi che «schiacciano la popolazione. I circa 1,5 milioni di rifugiati siriani presenti in Libano – prosegue il religioso – rappresentano un ulteriore motivo di preoccupazione e la pandemia da coronavirus ha drammaticamente aggravato la già precaria situazione». In questo contesto, «la presenza cristiana è seriamente minacciata e se la situazione non verrà affrontata i fedeli continueranno ad emigrare. Il Libano – avverte – rischia di diventare uno Stato arabo musulmano in cui ai nostri fratelli nella fede non verranno riconosciute pari condizioni».

Nelle parole di padre Abdo, «il ministero sacerdotale rappresenta un sostegno fondamentale per le comunità cristiane, in ogni nazione in cui persecuzioni, conflitti e povertà flagellano i fedeli. Aiutare questi esausti sacerdoti consentirà loro di sostenere i nostri fratelli nella fede minacciati, in Libano e in tutto il Medio Oriente martoriato dalle guerre, in India e in Pakistan, in Nigeria e nella Repubblica Centrafricana».

Stando ai dati forniti da Aiuto alla Chiesa che soffre, nel 2019 sono state celebrate complessivamente 1.378.635 Messe secondo le intenzioni dei donatori della fondazione: una ogni 23 secondi ovunque nel mondo. In questo modo sono stati aiutati in tutto 40.096 sacerdoti.

21 ottobre 2020