Comboniani: un simposio per i 150 anni di missione in Africa

Obiettivo finale: «Riqualificare il servizio missionario in risposta alle sfide del mondo di oggi e per rinnovare la vocazione “in uscita”»

Obiettivo finale: «Riqualificare il servizio missionario in risposta alle sfide del mondo di oggi e per rinnovare la vocazione “in uscita”» 

I missionari Comboniani festeggiano 150 anni di attività e missione in Africa organizzando un simposio che durerà fino al primo giugno, nella Curia generalizia di Roma. L’evento s’inquadra in un programma di celebrazioni che coinvolgono tutte le circoscrizioni dei Comboniani nel mondo. Obiettivo finale, spiegano, «riqualificarne il servizio missionario in risposta alle sfide del mondo di oggi e per rinnovare la vocazione “in uscita”». La missione ha bisogno di essere «ripensata» per attualizzare l’intuizione di Daniele Comboni che nel 1867 a Verona fondò l’Istituto per le Missioni della Nigrizia.

Ad aprire i lavori, il 26 maggio è stata la relazione di padre Fidel Gonzalez sulla storia dell’Istituto; a seguire padre Diego Farés ha parlato della visione missionaria di Papa Francesco, mentre il 28 maggio i partecipanti hanno visitato i luoghi comboniani a Roma partecipando all’Angelus in piazza San Pietro. Oggi, 29 maggio, padre Teresino Serra parlerà dell’istituto e del nuovo messaggio di Dio alla Chiesa missionaria, mentre il giorno successivo sarà la volta di padre Enrique Sanchez che terrà una relazione sulle sfide future dell’istituto.

Il 1° giugno 1867 a Verona, sotto la pressione di Propaganda Fide che esigeva garanzie per il futuro della missione dell’Africa centrale, Daniele Comboni fonda l’Istituto per le missioni della Nigrizia. La sua finalità era l’evangelizzazione dell’Africa. Nel 1872 Comboni fonda a Verona anche l’Istituto delle Pie Madri della Nigrizia e muore a Khartoum il 10 ottobre 1881, a 50 anni, senza aver potuto consolidare le istituzioni che aveva concepito su scala internazionale.

29 maggio 2017