Comboniani, compie 50 anni il servizio migranti Acse
Nel 1969 nasceva a Roma l’Associazione comboniana a servizio di emigrati e profughi, a opera di padre Bresciani: “Un’avventura della solidarietà”, come recita il titolo dell’incontro a Palazzo Poli
“Un’avventura della solidarietà”. È racchiusa in questo slogan che dà il titolo all’incontro in programma domani, 23 gennaio, alle 16 a Palazzo Poli la storia dei primi 50 anni dell’Acse, l’Associazione comboniana a servizio di emigrati e profughi, nata nella Capitale nel 1969, a opera del comboniano Renato Bresciani. Padre Renato aveva operato a lungo in Sud Sudan, da dove era stato espulso perché aveva fatto “causa comune” con la gente. Anche per questo al suo inizio l’associazione svolgeva attività a favore soprattutto di studenti sudanesi; in seguito è diventata un servizio per emigranti e profughi da tutto il Sud del mondo, nel quale il missionario si impegnò a coinvolgere istituti religiosi, Chiesa locale e anche il mondo politico. Poco dopo sarebbero nate a Roma la Caritas, la Comunità di Sant’Egidio, il Centro Astalli. Tutte «espressioni evangeliche della fantasia della carità», commentano dall’Acse, ricostruendo questi 50 anni di storia.
Negli anni ‘80 hanno frequentato il centro Acse dalle 10 alle 13mila persone provenienti da circa 100 paesi diversi. A loro i volontari Acse hanno garantito assistenza sanitaria e burocratica, traduzioni, ricerca alloggi e collocamento, buoni pasto, offerta di sussidi per viaggi e rimpatri, deposito bagagli e documenti, recapito postale. Quindi l’attività a sostegno dei migranti, sempre nel segno del volontariato, è proseguita, arricchendosi di servizi offerti con crescente professionalità. Basti pensare che l’Acse, rivendicano i Comboniani, «è stata la prima a iniziare in Italia una scuola di informatica per migranti con il rilascio della certificazione ECDL. Dal 1997 gestisce un ambulatorio odontoiatrico per migranti. Tiene corsi di lingua italiana, differenziati per livelli, che permettono di effettuare in sede gli esami di lingua dell’Università per stranieri di Perugia». Ancora, «offre corsi di lingua inglese. Rende servizi per la ricerca di lavoro, l’assistenza legale, il ritorno volontario assistito, la distribuzione di alimenti, il sostegno a studenti universitari con borse di studio e assicura un servizio pastorale». In tutti questi servizi, l’associazione assiste oggi complessivamente oltre 1.500 migranti ogni anno.
A tirare le somme di questo cammino sarà, nell’incontro di Palazzo Poli, padre Venanzio Milani, attuale presidente dell’Acse; quindi porteranno la loro testimonianza alcuni soci e migranti dei primi tempi e di oggi. A seguire, l’intervento di Francesco Rutelli, che conobbe e aiutò il fondatore dell’Acse padre Renato Bresciani e subito dopo la conferenza del senatore Luigi Manconi sulla situazione dell’immigrazione oggi. Nel frattempo, l’«avventura» continua.
22 gennaio 2019