Colletta alimentare, Zuppi: «Un piccolo aiuto che è grande solidarietà»

La 26ª Giornata nazionale in programma il 26 novembre. La raccolta in 11mila supermercati in tutta Italia. Il messaggio del presidente Cei: «Rimboccarsi le maniche»

Un piccolo gesto di aiuto che però «è una grande solidarietà, che può permettere a tanti di guardare con meno preoccupazione il proprio presente e quindi anche di poter preparare il futuro». Il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi sceglie queste parole per definire la 26ª Giornata nazionale della colletta alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare onlus, in programma per il 26 novembre. Coinvolti circa 11mila supermercati in tutta Italia in cui più di 140mila volontari – riconoscibili dalla pettorina arancione – inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione da donare alle persone in difficoltà: verdura in scatola, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia come omogeneizzati o latte in polvere.

Nel video messaggio inviato per l’evento di lancio dell’iniziativa – che si è svolto ieri, 17 novembre -, Zuppi ricorda le difficoltà economiche e sociali che l’Italia sta attraversando, a causa dell’aumento del costo dell’energia e dell’inflazione, invitando tutti a partecipare compiendo il gesto di carità più semplice: donare cibo a chi ha bisogno. E cita i dati dell’ultimo Rapporto Caritas, che perla di 6 milioni di italiani in condizioni di estrema povertà. Riprendendo le parole del Papa nel messaggio per la VI Giornata mondiale dei poveri, ribadisce che «non è l’attivismo che salva ma l’attenzione sincera e generosa che, aggiungo io, mette in moto tante attività. Nessuno, dice Papa Francesco, può sentirsi esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale. Bisogna rimboccarsi le maniche – è la conclusione -, il coinvolgimento diretto non può essere delegato a nessuno. Ecco, aiutare il Banco Alimentare è un piccolo modo per non sentirci esonerati e per provare a dare delle risposte concrete alla tanta sofferenza che vediamo intorno a noi».

18 novembre 2022