Coldiretti: per il cambiamento climatico, perso il 10% della produzione nazionale

La stima sulla base dell’analisi di Bankitalia. Il presidente Prandini: «Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte ma l’acqua resta essenziale per i sistemi agricoli»

L’agricoltura si conferma «uno dei settori più esposti» agli effetti del cambiamento climatico, con effetti sul Pil. È quanto emerge dalla riflessione di Coldiretti sull’analisi dedicata prodotta da Bankitalia. Basti pensare che «il cambiamento climatico con l’aumento delle temperature e la siccità e il moltiplicarsi degli eventi estremi hanno provocato danni in agricoltura che superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale», osservano dall’organizzazione.

In Italia dall’inizio dell’anno gli eventi estremi fra siccità, nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e tornado, che hanno provocato danni e vittime, sono cresciuti del +42%, rispetto allo scorso anno, ricordano da Coldiretti, con il 2022 che si classifica peraltro fino a ora in Italia come il più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,96 gradi) rispetto alla media storica, ma si registrano anche precipitazioni ridotte di 1/3 anche se più violente secondo Isac Cnr. «La tendenza al surriscaldamento è evidente in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020. Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua l’associazione – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi».

Nelle parole del presidente di Coldiretti Ettore Prandini, «gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare. L’agricoltura – conclude – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli».

20 ottobre 2022