Coldiretti: «Natura in tilt per il caldo record»

Allarme «siccità fuori stagione» per le colture in campo: «Irrigazioni di soccorso per non compromettere le coltivazioni». Sui Colli Euganei già fiorite le mimose

«La natura è in tilt con il caldo record che ha fatto scattare l’allarme siccità fuori stagione per tutte le colture in campo con gli imprenditori agricoli che stanno intervenendo addirittura con irrigazioni di soccorso per non compromettere le coltivazioni, dalle semine di grano ai kiwi prossimi alla raccolta, dal radicchio ai carciofi fino agli ortaggi lungo tutta la Penisola». A lanciare l’allarme è Coldiretti, che punta i riflettori sugli effetti delle alte temperature che stanno sconvolgendo la vita di piante e animali.

Nelle campagne, precisano dall’associazione, «gli effetti si fanno sentire anche per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo, come avviene peraltro nelle città dopo sono ancora diffuse zanzare e mosche. Il caldo – continuano – sta anche provocando l’allungamento della fase vegetativa delle piante con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo». Basti pensare che sui Colli Euganei «per le elevate temperatura e per la mancanza di escursione termica tra notte e giorno sono addirittura già fiorite le mimose, che ora sono esposte all’arrivo delle gelate prima dell’appuntamento dell’8 marzo».

Gli effetti dei cambiamenti climatici hanno prodotto perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che, quest’anno, secondo le stime di Coldiretti, superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale.

31 ottobre 2022