Clochard morta di freddo, Feroci: «Istituzioni programmino aiuti»

Il direttore della Caritas diocesana: «Roma in ritardo per fronteggiare i disag. Programmazione assente dalle priorità degli amministratori»

Il direttore della Caritas diocesana: «Roma in ritardo per fronteggiare i disagi del freddo. Programmazione assente dalle priorità degli amministratori» 

«Paola Petrassi era una signora che aveva grossi problemi psichiatrici, si trovava in difficoltà a vivere in comunità e aveva scelto di vivere in roulotte». Lo ha detto il parroco della parrocchia Nostra Signora di Lourdes, don Mauro Manganozzi, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000 commentando la morte della clochard italiana trovata senza vita giovedì 12 nella sua roulotte in via Santa Petronilla, zona Eur-Tor Marancia. La parrocchia di don Mauro si trova nelle vicinanze della via in cui è stata trovata la donna.

«Purtroppo – ha aggiunto il parroco – gli operatori della Comunità di Sant’Egidio l’hanno trovata per terra nella roulotte. Tra le causa della morte probabilmente il freddo o un abbassamento di pressione che l’ha fatta cadere e sbattere la testa. Quando succedono queste cose – ha concluso il parroco – c’è un po’ un rimorso di coscienza. Avremmo sicuramente potuto fare di più ma le esigenze di queste persone sono molto particolari, hanno bisogno di una loro libertà e un loro modo di vivere. Bisogna stare con loro, andarli a trovare. Questo è molto impegnativo e a volte non si arriva fino in fondo».

«La tragica morte della donna – ha detto il direttore della Caritas diocesana, monsignor Enrico Feroci – interroga ognuno di noi, cittadini, amministratori, comunità parrocchiali e istitutzioni, a un maggiore senso di responsabilità e a un’attenzione particolare verso i poveri che vivono ai margini. lo straordinario impegno della Chiesa di Roma negli ultimi giorni, che ha visto mobilitarsi parrocchie, associazioni e movimenti ecclesiali insieme a tante componenti della società civile, è il segno di una città solidale, di una comunità che chiede alle istituzioni la necessaria programmazione per fronteggiare i disagi dei mesi più freddi, che a Roma è ancora cronicamente carente e assente dalle priorità degli amministratori».

Dallo scorso primo dicembre è stato attivato il Piano Freddo nell’ambito delle iniziative a sostegno dei senza dimora promosse dalla Chiesa di Roma. La Caritas diocesana ha intensificato il servizio notturno con cinque equipe di operatori e volontari che presidiano le zone in cui i senza dimora rischiano di rimanere isolati ed emarginati. Per far fronte alle maggiori richieste di posti letti, la Caritas ha aumentato, in emergenza, la capienza di posti all’Ostello “Don Luigi Di Liegro” alla Stazione Termini, nella struttura “Gabriele Castiglion” di Ostia e alla Casa “Santa Giacinta” alla Cittadella della Carità. Sono stati inoltre disposti spazi di accoglienza nelle parrocchie Ognissanti, San Giustino e San Giovanni Battista De Rossi, altre se ne aggiungeranno nei prossimi giorni.

Per quanti – parrocchie, gruppi o singoli – vorranno impegnarsi nell’accoglienza come volontari, mettendo a disposizione strutture o desiderino segnalare situazioni di particolare disagio e grave emarginazione su cui intervenire, è disponibile il centralino telefonico al numero 06.88815201. Continua presso l’Ostello Don “Luigi Di Liegro” in via Marsala 109 la raccolta di coperte e sacchi a pelo proposta agli inizi del mese di dicembre durante il periodo di Avvento.

16 dicembre 2017