Cinque riflessioni su uomini, animali e macchine

Agli incontri del Sefir parteciperanno studiosi e docenti di fama internazionale per cercare di rispondere ad alcune «domande strane»

Agli incontri del Sefir parteciperanno studiosi e docenti di fama internazionale per cercare di rispondere ad alcune «domande strane»

Cinque strani interrogativi sui quali si confronteranno studiosi e docenti di fama internazionale. Proveranno a fornire le risposte a domande quali: «I robot prenderanno il nostro posto? L’uomo è un animale come tutti gli altri? Quanta biologia e quanta ingegneria entrano nella comunicazione umana? Animali fantastici e macchine futuribili ci parlano del divino? Il nostro destino è scritto nei geni?». Il primo dei cinque incontri, promossi da Sefir (Scienza e fede sull’interpretazione del reale), mercoledì 12 aprile al Bibliocaffè letterario di via Ostiense 95.

«Alcune persone – afferma il professor Giandomenico Boffi, direttore di Sefir – sono sorprese nel sentire che oggi gli scienziati si pongono le domande che sembrano più pertinenti ai filosofi o ai teologi tipo: Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Che senso ha tutto questo? Ma è una sorpresa non giustificata, perché la distinzione tra una scienza che ci dice “il come” delle cose e una riflessione filosofico-teologica che ce ne dice “il perché” è sempre stata un po’ forzata. La ragione umana infatti comprende la realtà solo all’interno di modi di conoscenza parziali, compreso quello filosofico-teologico, cioè in un intreccio di saperi aperti e complementari».

Con questi incontri «ci proponiamo di sollecitare una riflessione sull’uomo mediante un confronto con gli altri animali e con le macchine basato sulle acquisizioni scientifiche contemporanee e sulla relativa narrazione fantastica, con l’obiettivo di rilevare meglio quello che ci contraddistingue come specie umana». Sede degli incontri il Bibliocaffé Letterario, un progetto speciale all’interno del panorama di Biblioteche di Roma: nasce da una convenzione fra le Biblioteche di Roma e il Caffé Letterario ed «è il risultato di un progetto comune in cui la biblioteca esce dai luoghi istituzionali per aprirsi ad un pubblico diverso, integrando funzioni ed orari, mentre il Caffè Letterario consolida la concezione di un locale che diversifica ed integra attività culturali e commerciali».

La presenza di una biblioteca pubblica all’interno di un Caffè Letterario privato «rappresenta un progetto del tutto innovativo, che prende spunto dall’esperienza londinese degli Idea Stores, e propone, oltre ai servizi tradizionali offerti dalle biblioteche, orari prolungati di apertura, attività di formazione, in uno spazio polifunzionale di 900 mq. che offre momenti di incontro, zone di ristorazione, libreria, aree espositive, iniziative ed eventi culturali».

 

6 aprile 2017