Chiesa e città: connessioni permanenti per seminare speranza
Le voci dei rappresentanti delle associazioni dopo l’assemblea diocesana del 25 ottobre con il Papa. Acli, Azione cattolica, Mcl e Focolari: «Non bastano scintille isolate»
Per appiccare il fuoco della carità non bastano scintille isolate. È unanime il grido delle associazioni e dei movimenti cattolici. Le parole del Papa e del suo vicario, l’arcivescovo Baldo Reina risuonate durante l’assemblea diocesana dello scorso 25 ottobre non sono rimaste inascoltate. Per «portare ai poveri il lieto annuncio, ricucire lo strappo e seminare speranza», come ha invitato Francesco, serve innanzitutto creare alleanze stabili. Solo in questo modo si potranno aprire le porte delle istituzioni e spalancare quelle per la lotta alle povertà. Ne è convinta Lidia Borzì, presidente delle Acli provinciali di Roma. «Senza connessioni permanenti non nasceranno mai grandi frutti – sottolinea -. Bisogna partire insieme dal basso come artigiani del sociale, così da prendere in carico le persone a trecentosessanta gradi». In questo senso, «le alleanze servono a minimizzare le sovrapposizioni e a curare i più bisognosi al meglio». Attualmente Borzì vede tanti segnali positivi, «ma dobbiamo continuare a lavorare – aggiunge -. In questa missione ci sentiamo accompagnati e sostenuti dalla Chiesa di Roma. Anche le istituzioni stanno rispondendo, ma bisogna pungolarle».
Tra i progetti corali di contrasto alle povertà, quello del Labordì, in programma il prossimo 17 dicembre. Una giornata che permetterà ai giovani di prendere confidenza con il mondo del lavoro, simulando colloqui con le aziende. «Si tratta di una corresponsabilità da trasferire anche nell’impegno per la pace – conclude Borzì, ricollegandosi ai temi lanciati la scorsa settimana al 27° congresso provinciale delle Acli di Roma -. Siamo come dei fiocchi di neve che insieme possono diventare una valanga».
Sulla presenza di segnali positivi è d’accordo Marco Di Tommasi, presidente dell’Azione cattolica di Roma. «Abbiamo avviato un tavolo di confronto con la Caritas diocesana – racconta -. Tra i frutti c’è sicuramente quello del farmaco solidale, un progetto volto a raccogliere medicinali per chi non può permetterseli. Inoltre, stiamo creando una rete per supportare i fuorisede a trovare un alloggio». Ma l’attenzione al mondo dei giovani non finisce qui. «Per quanto riguarda la povertà educativa – aggiunge Di Tommasi -, abbiamo organizzato un incontro di formazione online il prossimo 5 novembre sul nostro canale YouTube, alle ore 21». Il presidente poi fa eco alle parole di Borzì sul rapporto con le istituzioni. «Non sono lontane, sono le persone a essere distanti tra di loro. Spero che il Giubileo possa convertire il cuore di molti».
Non è proprio sulla stessa lunghezza d’onda Giancarlo Moretti, presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl) di Roma, secondo cui sono le forze politiche a essere «distratte». «Hanno perso il rapporto con il popolo – evidenzia -. Si preoccupano più di come apparire sui social media che di pensare ad azioni concrete». E anche sulla collaborazione nel mondo cattolico vede tanta strada da fare ancora. «Negli ultimi anni si sono sfaldati molti rapporti nel nome dell’autoreferenzialità». Il suo pensiero va poi naturalmente al mondo del lavoro, che «soffre di una mancanza di formazione». Un problema affrontato da Mc con corsi autofinanziati per i giovani.
A chiudere il cerchio, il ragionamento di Carlo Fusco, del Movimento dei Focolari. «Solo mettendo insieme le forze possiamo arrivare a risultati concreti, coinvolgendo anche le istituzioni. Questo è il sogno che Chiara Lubich ci ha trasmesso e che ho sentito risuonare nelle parole del Papa e del vicario». Un passo che però non può essere sufficiente. «Ci vuole che qualcuno faccia scelte coraggiose anche a livello istituzionale – conclude Fusco -. Ma non mancano segni corali di speranza». Come la collaborazione con Sant’Egidio per la preparazione dei panini da portare ai senzatetto, il supporto alle donne in gravidanza del dispensario pediatrico “Santa Marta” in Vaticano, l’impegno portato avanti nelle carceri insieme all’associazione Sempre Persona, o il Villaggio per la Terra organizzato ad aprile a Villa Borghese durante l’Earth Day.
4 novembre 2024