Centri di aiuto alla vita, nel 2017 nati oltre 8.500 bambini

Dal Movimento per la vita il Dossier Vita Cav 2017. 12mila le gestanti assistite in tutta Italia lo scorso anno, oltre 200mila i bambini aiutati a nascere in 40 anni di attività. Oggi sono attivi sul territorio nazionale 342 Cav

Oltre 8.500 bambini nati e 12mila gestanti assistite nel Centri di aiuto alla vita (Cav) in tutta Italia nel 2017, ma sin dalla loro comparsa sul territorio nazionale i Centri hanno aiutato a nascere oltre 200mila bambini. È questa la sintesi dei dati raccolti nel “Dossier Vita Cav 2017” curato dalla segreteria nazionale del Movimento per la Vita italiano, che fotografa l’operato dei volontari dei Cav negli ultimi quarant’anni. Dati che vengono messi in primo piano anche durante l’annuale convegno nazionale che si è concluso ieri, 11 novembre, a Lecce.

Una presenza in costante crescita. Negli ultimi 20 anni (1999-2017), in tutto il territorio nazionale il numero dei Cav è aumentato del 50 per cento, passando dai 233 Cav operanti nel 1998 ai 342 dello scorso anno. Attualmente è operativo un Cav ogni 177mila abitanti.  Il dato più significativo raccolto dal Dossier, tuttavia, è costituito dagli oltre 160mila bambini nati, dall’inizio della raccolta dati nel 1997 a tutto il 2017, grazie ai Cav. Il numero medio  dei bambini nati negli ultimi vent’anni per ogni Cav è in aumento di circa il 40 per cento. A partire dal 1975, anno di fondazione a Firenze del primo Centro di aiuto alla vita, si stima siano oltre 200mila i bambini nati grazie all’aiuto dei Cav. Secondo il Dossier, inoltre, nel 2017 delle 1.141 gestanti incerte e/o intenzionate ad abortire, 903 (pari al 79 per cento) hanno poi dato alla luce il loro bambino.

«Dietro a questi numeri ci sono serie ragioni di fondo, soprattutto culturali – spiega la rivista online del Movimento -: la consapevolezza che il concepito sia uno di noi e che ad esso vada riconosciuto il diritto alla vita spinge i volontari dei Cav ad accompagnare le madri nella loro gravidanza e a condividere con loro questa verità. Una verità che, tuttavia, deve essere comunicata con uno stile preciso, avendo cura della madre e della famiglia che, in ogni caso, vive una situazione che disorienta la ragione». Uno specifico stile di «mitezza e discrezione, di rifiuto del giudizio sulle persone, di ottimismo, di disponibilità e di fiducia, di valorizzazione di tutto ciò che è positivo anche nelle situazioni più complicate», spiega Marina Casini Bandini, presidente del Movimento per la Vita italiano, nel messaggio introduttivo al Dossier. «Con grande umiltà, nella consapevolezza dei propri limiti, sussurrando più che gridando – continua Bandini -, i Cav hanno detto e dicono che è possibile dissipare le nebbie della solitudine e salvare la vita dei bambini ponendosi accanto e non contro le madri».

12 novembre 2018