Bagnasco: «Il Papa ci ha detto: la Chiesa italiana è bella»

Al termine dei lavori della 69ma Assemblea generale, il porporato ha raccontati ai giornalisti l’incontro a porte chiuse con Francesco

Al termine dei lavori della 69ma Assemblea generale, il porporato ha raccontati ai giornalisti l’incontro a porte chiuse con Francesco

«Il Papa ci ha molto confortati e incoraggiati: ci ha detto che la Chiesa italiana è una bella Chiesa». A rivelare il “dietro le quinte” dell’incontro di Francesco con la Chiesa italiana, in occasione della 69ª Assemblea generale che si è appena conclusa in Vaticano, è stato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei. In margine alla conferenza stampa, ha risposto a una domanda sui contenuti dell’incontro “a porte chiuse” che ha fatto seguito al discorso di apertura di Papa Francesco.

Bagnasco ha definito quella parte dell’Assemblea «una parte molto bella e molto lunga, il Santo Padre si è trattenuto molto con noi. Abbiamo molto parlato del sacerdote, il Papa ci ha parlato dei suoi ricordi e ci ha raccontato alcuni episodi. Ci ha molto confortati e incoraggiati: ci ha detto che la Chiesa italiana è una bella Chiesa e che in Italia c’è un senso religioso ancora molto vivo, grazie alla presenza e alla vicinanza dei sacerdoti, dei parroci e di noi pastori».

In merito all’incontro del giorno dopo tra il cardinale Bagnasco e i vescovi, anche quello “a porte chiuse”, il presidente della Cei ha rivelato di aver letto ai suoi confratelli i titoli dei giornali relativi al discorso pronunciato da Papa Francesco il giorno precedente: «Purtroppo sì, i titoli dei giornali che abbiamo letto non rispondono affatto a quello che il Santo Padre ha detto, sia nel suo discorso sia nel dialogo con noi».

«Il richiamo alla semplicità, alla sobrietà – ha precisato Bagnasco in merito alla parte del discorso papale maggiormente ripreso dai media – fa parte della vita del prete e di noi pastori, ma era inserito in un discorso con un respiro estremamente ampio e completo». «Fissare tutta l’attenzione lì – ha commentato il presidente della Cei – è stato un modo per distorcere l’impegno» e per fraintendere il tono di un discorso e di un incontro «che è stato molto caldo e incoraggiante».

 

19 maggio 2016