Cecilia Sala è tornata a casa

La giornalista arrivata a Roma dopo 21 giorni nel carcere dei prigionieri politici di Evin (Iran), dopo un fermo per una generica accusa di violazione delle leggi della Repubblica islamica. Baturi (Cei): «Si assume il rischio di raccontare ciò di cui è testimone»

È atterrata all’aeroporto di Ciampino nel pomeriggio di ieri, 8 gennaio, la giornalista Cecilia Sala, riportata in Italia con un aereo della presidenza del Consiglio dei ministri dal capo dell’Aise Giovanni Caravelli, andato a prenderla personalmente in Iran. Ad accoglierla, insieme alla famiglia e al compagno, il  giornalista Daniele Raineri, la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

«Finalmente questa parentesi è chiusa», le parole di Sala dopo l’abbraccio con il padre. Una parentesi durata 21 giorni, nel carcere dei prigionieri politici di Ervin, senza neanche un letto, dopo un fermo scattato per una generica accusa di violazione delle leggi della Repubblica islamica. Commossa, la giornalista si è rivolta verso la presidente del Consiglio, in segno di gratitudine. «Non dire niente, adesso devi solo stare serena. Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte», la replica di Meloni.

Il ritorno di Cecilia Sala è stato accolto con soddisfazione dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si è complimentato con la premier e ha telefonato alla mamma della reporter, che aveva incontrato nei giorni successivi all’arresto. Ai protagonisti della trattativa è andato il ringraziamento corale di tutte le forze politiche, dalla maggioranza all’opposizione, a partire dalla segretaria del Pd Elly Schlein e del leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte. E della Commissione Ue.

«Gioia e sollievo» anche nella nota pubblicata su Facebook da Caritas italiana. «Bentornata a casa!», si legge nel post. Raggiunto dall’agenzia Sir, il segretario generale della Cei l’arcivescovo Giuseppe Baturi esprime anche lui felicità per il ritorno di Cecilia in Italia. «Apprezzo profondamente il lavoro di questa donna, che si assume il rischio di raccontare ciò di cui è testimone, pur di incontrare e condividere ciò che vede – dichiara -. Cecilia Sala appartiene a quella categoria di giornalisti che si assumono rischi pur di testimoniare la realtà, e questo è particolarmente significativo in un momento storico in cui sembriamo ripiombati in logiche preoccupanti. Corriamo il rischio di rassegnarci ad azioni discutibili – aggiunge -, trattandole come semplici questioni politiche, ma quando c’è di mezzo la dignità della persona umana, è necessario levare un grido per salvaguardarla».

9 gennaio 2025