Cavalli e pony per i bambini oncologici

Nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Gemelli e Federazione italiana sport equestri. L’obiettivo: promuovere il benessere del paziente in tutte le fasi della malattia

Promuovere il benessere del paziente in tutte le fasi della malattia oncologica, ampliando le modalità di presa in carico dei più piccoli grazie all’aiuto di pony e cavalli. Questi gli obiettivi del nuovo progetto “POP – Pony& Oncologia Pediatrica. Cavalli e pony per l’umanizzazione della cura ospedaliera”, nato dalla collaborazione tra la Federazione italiana sport equestri (Fise) e la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, presentato nei giorni scorsi.

Il rapporto con il cavallo o il pony può essere un valido aiuto per affrontare il globale stravolgimento causato dalla malattia oncologica, non solo durante la terapia che prevede lo svolgimento di attività con il pony direttamente presso la struttura ospedaliera, ma anche e soprattutto dopo, con il prosieguo delle stesse all’interno dei circoli Fise, al fine di reintegrare i piccoli pazienti alla vita e alla normalità. «La malattia oncologia rappresenta un momento di grande difficoltà per il bambino e la sua famiglia. Il rapporto con il cavallo può essere un valido aiuto per affrontare il percorso della cura e per il reintegro alla vita normale», spiega Antonio Ruggiero, direttore dell’Oncologia pediatrica del Gemelli. Cavalli e pony, ribadisce il presidente Fise Marco Di Paola, «sono grandi compagni di sport ma molto spesso diventano dei veri e propri terapeuti e compagni di vita. La Fise è sempre attenta e sensibile a iniziative che abbiano come oggetto l’inclusione, il reintegro alla vita e alla normalità – aggiunge -. La Federazione crede fortemente nel ruolo sociale dello sport e di tutte le attività praticate con l’impiego di cavalli e pony, inconsapevoli terapeuti al fianco dell’uomo».

11 luglio 2022