Si celebra oggi, 17 gennaio, alla vigilia dell’apertura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, la XXX Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo ebraico – cristiano (incentrata quest’anno sul Libro di Ester) che ha la finalità di «aiutare tutti i fedeli delle nostre comunità a riscoprire il legame con l’ebraismo nella sua storia e nel suo presente in mezzo a noi». A spiegarlo è monsignor Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo. «Auspichiamo – scrive il vescovo nella sua riflessione – che la giornata del 17 gennaio diventi ovunque un’occasione per questo approfondimento».

L’auspicio del presule è che «la diversità non sia mai motivo di inimicizia e di rifiuto ma una ricchezza da condividere». In un tempo «in cui sembrano acuirsi le contrapposizione – prosegue Spreafico -, in cui il dialogo risulta più faticoso e quasi scelta debole, vorremmo invitare tutti a un impegno rinnovato, perché sia contrastata ogni forma di antisemitismo e di razzismo, e nella mutua comprensione possiamo contribuire a rendere possibile la convivenza e l’arricchimento reciproco delle comunità cristiane ed ebraiche». Per il vescovo, «il dialogo – è la conclusione – è l’unica possibilità che abbiamo davanti a qualsiasi forma di inimicizia per vivere in pace. Il dialogo è l’unica via della pace».