Catechisti, alleati delle famiglie

Nella basilica lateranense la conclusione del Convegno diocesano. Il cardinale Vallini: «I genitori sempre più partecipi della gioia della fede»

Nella basilica lateranense la conclusione del Convegno diocesano. Il cardinale Vallini: «I genitori sempre più partecipi della gioia della fede»

Essere delle «figure di riferimento» per i genitori dei bambini impegnati nei percorsi di iniziazione cristiana: degli «amici che sanno dare buoni consigli» attraverso «argomenti intelligenti» e un «linguaggio semplice, spontaneo e coinvolgente». È il consiglio accorato che ieri sera, lunedì 14 settembre, il cardinale vicario Agostino Vallini ha rivolto ai catechisti e operatori pastorali presenti in gran numero nella cattedrale lateranense per celebrare il termine del Convegno diocesano inaugurato da Papa Francesco lo scorso 14 giugno e ricevere il mandato per il nuovo anno pastorale.

Raccogliendo il lavoro svolto dai laboratori estivi, il porporato ha tracciato la strada maestra da seguire con coraggio nelle parrocchie. In primo luogo, ha spiegato, è necessario «porci in modo nuovo verso i genitori» stringendo con loro un «patto educativo». Un concetto molto caro anche a monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano. «La Chiesa – ha dichiarato quest’ultimo – vuole sostenere le famiglie e deve favorire la creazione di un’alleanza: le famiglie vogliono bene alle parrocchie quando sentono che capiscono i loro problemi e pian piano ritrovano coraggio. Noi oggi a Roma dobbiamo trovare il coraggio di dire che sappiamo cosa è il bene e di trasmettere ai nostri figli il tesoro della fede».

san-giovanni

 

 

 

In questo contesto, il ruolo di catechisti e operatori pastorali è a dir poco cruciale. L’obiettivo, ha sottolineato il cardinale vicario, è quello di «accompagnare i genitori ad essere “testimoni della bellezza della vita”, accogliendo o riscoprendo loro per primi la fede da trasmettere». Un compito arduo che impone un vero e proprio cambio di mentalità. «Bisogna innalzare pian piano il livello di confidenza tra catechisti e genitori – ha suggerito il porporato – facendo capire attraverso un linguaggio semplice e accessibile che viviamo le stesse fatiche e problemi, ma che il Signore è luce e forza». Qualche altro consiglio pratico destinato ai catechisti: «Venire incontro alle esigenze dei genitori», coinvolgerli gradualmente nell’attività formativa affidandogli piccoli incarichi e avere particolare cura e attenzione nei confronti di determinate “ferite familiari”, come nel caso di genitori separati o divorziati risposati. Altro capitolo importantissimo è poi «l’impegno dei genitori a educare i figli a una vita di carità», ossia a «riconoscere che “Dio è amore” e in lui ogni uomo è un dono». Un percorso da accompagnare in diversi modi all’interno della parrocchia.

«Confido che nascerà un cammino di rinascita nel quale i genitori diventeranno più partecipi della gioia della fede», ha chiosato il cardinale vicario al termine della sua prolusione, interrotta soltanto da tre scroscianti applausi. Una relazione che ha riproposto fedelmente il frutto del lavoro dei laboratori estivi, offrendo suggerimenti concreti da mettere in pratica nell’attività pastorale. Lo ha messo in luce Francesca Menegazzo, catechista a San Corbiniano: «Trovo molto utile il sussidio con le indicazioni su come coinvolgere i genitori dei ragazzi alla Messa domenicale: è un aiuto pratico di cui avevamo bisogno». Le ha fatto eco Antonella Belli, della stessa comunità parrocchiale, sottolineando la validità delle proposte rilanciate dal cardinale per cercare di avvicinare i genitori alla parrocchia attraverso simposi, gite o altre attività. «Noi lo facciamo già da tempo e abbiamo raccolto buoni frutti; alcuni genitori hanno continuato a frequentare anche dopo la prima comunione dei loro figli».

15 settembre 2015